Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Elica Le Bon: il popolo iraniano chiede di essere liberato dall’oppressore Khamenei Video di Elica Le Bon a cura di Setteottobre
Testata: Setteottobre Data: 22 giugno 2025 Pagina: 1 Autore: Elica Le Bon Titolo: «Elica Le Bon: il popolo iraniano chiede di essere liberato dall’oppressore Khamenei»
Elica Le Bon: il popolo iraniano chiede di essere liberato dall’oppressore Khamenei Video di Elica Le Bon a cura di Setteottobre
Elica Le Bon, attivista iraniana
Elica Le Bon è un’attivista iraniana, oggi in esilio, che da anni denuncia la brutalità del regime degli ayatollah e la condizione delle donne in Iran. Sopravvissuta alla repressione, Elica dà voce alle vittime che non possono parlare, portando sui palchi internazionali il grido del movimento “Donna, Vita, Libertà”.
In questo video, il suo appello è chiaro: quando il mondo ha abbandonato il popolo iraniano, ha tradito tutti noi. Restare in silenzio di fronte a un regime che opprime, tortura e uccide è una forma di complicità.
L’Occidente deve smettere di chiudere gli occhi, di giustificare o addirittura supportare il regime degli ayatollah facendo affari con chi non rispetta i più basilari diritti umani. Le donne iraniane non chiedono pietà, chiedono solidarietà, verità e libertà. Tutto il popolo iraniano chiede di essere liberato dall’oppressore.
È tempo di scegliere da che parte stare. Con le donne. Con la libertà. Con l’Iran che resiste