Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
15/3/02 Trovato il colpevole: Sharon Geninazzi ha sostituito Graziano Motta nelle cronache dal Medio Oriente
Testata: Avvenire Data: 14 aprile 2002 Pagina: 1 Autore: Luigi Geninazzi Titolo: «SU RAMALLAH LABURISTI CONTRO SHARON»
Ci sono bastati pochi giorni, da quando Geninazzi ha sostituito Graziano Motta nelle cronache dal Medio Oriente, per imparare a conoscere il suo stile: gli israeliani sono dei mostri spietati, i palestinesi non hanno colpe, non hanno torti, non commettono errori. Niente. Oggi arriva il mediatore di pace americano ma la guerra scatenata da Israele contro i Territori palestinesi non si ferma. Ariel Sharon non ha alcuna intenzione d'interrompere la massiccia offensiva su Ramallah dove anche ieri si è continuato a sparare, a combattere e a morire. Guerra scatenata, beninteso, senza una sola ragione al mondo. Ma oggi il nostro è in vena di umorismo, e così ci racconta: Lui pensa di vincerle (le eventuali elezioni) a man bassa dato che la maggioranza degli israeliani vuole sicurezza (ma tu guarda che razza di pretese!) e Sharon è disposto a far la guerra totale pur di (non) riuscire a garantirla ...
E visto che la battuta gli è venuta così bene, ci riprova subito dopo:
Già lo hanno lasciato due ministri d'estrema destra, leader del Blocco d'Unità nazionale che si sono dimessi dal governo per protestare contro la decisione del premier di andare al tavolo delle trattative anche in assenza dei famosi sette giorni di calma totale. Dev'essere stato un equivoco dato che Sharon interpreta la non necessità di una tregua di sette giorni a proprio favore, nel senso cioè di procedere con i raid aerei e le operazioni terrestri mentre si continua a parlare di possibili trattative. Non abbiamo ancora riso abbstanza? Niente paura: ce n'è ancora! L'operazione militare denominata "Presto a casa tua" (con il popolo palestinese fuori da casa sua) (...) E naturalmente, per non rischiare di dimenticarci che quelli sono EBREI: L'esercito con la stella di Davide che dimostra davvero un raro sadismo: Elicotteri Apache hanno colpito con i missili il campo profughi di Jabalya, proprio mentre erano in corso i funerali delle vittime dei giorni scorsi.
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