giovedi` 25 dicembre 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
17.06.2025 L’ha fatto Netanyahu, ma dovevamo farlo prima noi
Editoriale di Mario Sechi

Testata: Libero
Data: 17 giugno 2025
Pagina: 1
Autore: Mario Sechi
Titolo: «L’ha fatto Netanyahu. Ma dovevamo pensarci prima noi»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 17/06/2025, a pag. 1 con il titolo "L’ha fatto Netanyahu. Ma dovevamo pensarci prima noi" l'editoriale di Mario Sechi.


Mario Sechi

Israele sta vincendo la guerra contro l'Iran. Netanyahu sta facendo quel che avremmo dovuto fare tutti noi. Da quando l'Aiea ha condannato il programma atomico iraniano, avremmo dovuto fare noi occidentali un intervento per smantellarlo, ma siamo troppo imbelli.

Come sta andando la guerra tra Israele e Iran? Sta vincendo Gerusalemme e Teheran vacilla. In pochi giorni l’esercito israeliano ha aperto un gigantesco squarcio nella difesa aerea dei pasdaran e i caccia bombardieri penetrano nello spazio aereo iraniano come un coltello nel burro. Gli obiettivi colpiti sono centinaia, gran parte dei capi militari sono stati uccisi e la caccia all’ayatollah Ali Khamenei è aperta. La missione è quella di eliminare il leader della teocrazia, tagliare la testa del serpente, l’uomo che sceglie chi guida le forze armate, l’ispiratore della strategia dell’assassinio che l’Iran ha perseguito dalla rivoluzione islamica del 1979 con Khomeini fino a oggi.
Fino a poco tempo fa Teheran poteva contare sull’aiuto degli alleati, ma la strage degli ebrei del 7 ottobre 2023 ha cambiato il corso della storia, da quel momento Bibi Netanyahu si è assunto sulle spalle tutto il peso di una guerra su quattro fronti: a Gaza contro Hamas, in Libano contro Hezbollah, in Yemen contro gli Houthi, e ora in Iran contro le guardie rivoluzionarie degli islamisti che sognano di costruire la bomba atomica e realizzare un altro Olocausto. A questo quadro va aggiunta la Siria di Assad, altro fedele alleato degli iraniani, il suo regime è caduto miseramente e lui è in esilio in Russia. In due anni la spada di David ha disegnato un altro scenario del Medioriente, chi voleva cancellare Israele e gli ebrei dalla faccia della Terra è stato eliminato. Questo è stato possibile grazie all’eccezionale prova di leadership di guerra del primo ministro Netanyahu, alla tenacia e fierezza degli ebrei, a un esercito di qualità e forza morale senza pari. La guerra preventiva contro l’Iran, la difesa della libertà, avremmo dovuto farla noi, ma siamo troppo deboli, con la pancia piena e la mente vuota per riconoscere il bene e il male. In un piccolo Occidente, Israele è grande.

Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@liberoquotidiano.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT