Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
La Spagna boicotta le armi made in Israel Cronaca di Amedeo Ardenza
Testata: Libero Data: 04 giugno 2025 Pagina: 2 Autore: Amedeo Ardenza Titolo: «La Spagna boicotta le armi Made in Tel Aviv»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 04/06/2025, a pag. 2, con il titolo "La Spagna boicotta le armi Made in Tel Aviv", la cronaca di Amedeo Ardenza.
Pedro Sanchez, il premier della Spagna, il più anti-Israele fra i primi ministri europei, ha bloccato una commessa di armi acquistate da Israele per 285 milioni di euro. Si aggrega al sempre più vasto fronte dei boicottatori. I terroristi di Hamas ringraziano.
Ennesima giornata di sangue in Medio Oriente. Ieri le Israeli Defense Forces (Idf) hanno reso noto che tre soldati israeliani sono rimasti uccisi a Jabaliya, nel nord di Gaza, dopo che il loro mezzo Humvee che scortava un’autopompa ha urtato un ordigno esplosivo piazzato sul ciglio della strada. Nella detonazione hanno perso la vita tre sottoufficiali mentre altri due militari sono rimasti gravemente feriti i «Non sono caduti invano», ha affermato il primo ministro Benjamin Netanyahu, «ma sono caduti in una guerra in cui libereremo tutti i nostri ostaggi e faremo in modo che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele». Secondo fonti di Hamas sarebbero invece 27 i palestinesi rimasti uccisi dal fuoco israeliano nei pressi di un centro per la distribuzione di aiuti umanitari a Rafah, mentre altri 31 avrebbero perso la vita in altre località. Il portavoce delle Idf, generale Efi Defrin, ha affermato che «il controllo governativo di Hamas a Gaza si sta gradualmente sgretolando. Ci sono affermazioni secondo cui le Idf avrebbero sparato contro dei civili. Si tratta di informazioni false che fanno eco alla propaganda di Hamas». In tema di armi, ieri il Ministero della Difesa di Madrid, una capitale europea molto critica verso Israele, ha ordinato la sospensione di un’importante commessa per la fornitura di armi prodotte dall’israeliana Rafael. La decisione annulla un contratto da 285 milioni di euro. Secondo quanto riportato, la commessa è stata stato sospesa a causa del coinvolgimento di Israele nei combattimenti nella Striscia di Gaza.
Opposta la linea del governo tedesco del neo-cancelliere Friedrich Merz: il gruppo parlamentare della Cdu-Csu che lo sostiene ha stabilito che la fornitura di armi made in Germany a Israele non sarà interrotta. Secondo una recente risposta del Ministero tedesco dell’Economia a un’interrogazione del partito socialcomunista Die Linke, fra il 7 ottobre 2023 e il 13 maggio 2025, Berlino ha autorizzato una fornitura di armi a Israele per un valore di 485,1 milioni di euro.
Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante