giovedi` 05 giugno 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Il Riformista Rassegna Stampa
03.06.2025 Né fame né occupazione illegale a Gaza. Imprecisioni e inesattezze di Mattarella
Commento di Ugo Volli

Testata: Il Riformista
Data: 03 giugno 2025
Pagina: 3
Autore: Ugo Volli
Titolo: «Né fame né occupazione illegale a Gaza. Imprecisioni e inesattezze di Mattarella»

Riprendiamo dal RIFORMISTA di oggi, 03/06/2025, a pagina 3, il commento di Ugo Volli, dal titolo: "Né fame né occupazione illegale a Gaza. Imprecisioni e inesattezze di Mattarella".

Amazon.it: Mai più! Usi e abusi del Giorno della Memoria - Volli, Ugo -  Libri
Ugo Volli

Il presidente Sergio Mattarella perde il suo aplomb quando parla di Israele e lancia accuse dure quanto infondate, dimostrando di essersi bevuto tutta la propaganda palestinese sul "genocidio" di Gaza (che non c'è).

Ha fatto molta impressione la presa di posizione sul Medio Oriente proclamata solennemente dal Presidente della Repubblica  nell’incontro con il corpo diplomatico in occasione della festa nazionale. Il Presidente Mattarella ha ribadito la sua preoccupazione per la diffusione dell’antisemitismo,  il fatto che la sicurezza di Israele è “imprescindibile” e la condanna per il  “sanguinario attacco di Hamas contro vittime israeliane inermi, con ostaggi odiosamente rapiti e ancora trattenuti, che vanno immediatamente liberati”, come aveva già detto molte volte, anche un mese fa nel messaggio al presidente Herzog per l’anniversario della proclamazione dello stato di Israele.  In quella dichiarazione,  Mattarella aveva già anche espresso posizioni che si potevano leggere come critiche nei confronti delle azioni politiche di Israele. Ma queste esortazioni erano collocate nell’ambito di una “amicizia radicata nella ferma adesione ai valori democratici [...] un ricco partenariato, in ambito politico, culturale ed economico [... che] continuerà costantemente a offrire nuove opportunità di collaborazione ”.

Ora invece il linguaggio è diventato molto più duro - e discutibile: “Che venga ridotta alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani, è disumano. È inaccettabile il rifiuto di applicare le norme del diritto umanitario nei confronti dei cittadini di Gaza. S’impone subito il cessate il fuoco.

In qualunque caso è indispensabile che l’esercito israeliano renda accessibili i territori della Striscia all’azione degli organismi internazionali, rendendo possibile la ripresa di piena assistenza umanitaria alle persone”. E ancora: “I palestinesi hanno diritto al loro focolare entro confini certi ed è grave l’erosione dei territori attribuiti all’Autorità nazionale palestinese, così come è illegale l’occupazione di territori di un altro Paese, che non può essere presentata come misura di sicurezza: si rischia di inoltrarsi sul terreno della volontà di dominio della barbarie nella vita internazionale”.

Con tutto il rispetto per il Presidente, queste affermazioni sono inesatte e preoccupanti. A Gaza non c’è mai stata la fame e soprattutto non c’è ora, quando Israele ha organizzato con gli Stati Uniti una grande operazione di distribuzione di cibo direttamente alle famiglie, saltando la mediazione corrotta delle organizzazioni internazionali, che permettevano a Hamas di speculare e trarre grandi profitti dai doni della comunità internazionale, accumulando ingenti scorte, che sono state rivelate in questi giorni. I diritti umanitari dei civili sono stati rispettati come non era mai accaduto in alcuna guerra.  Quanto al tema  dell’”erosione dei territori attribuiti all’Autorità Palestinese”, si tratta di una grave inesattezza. Gli insediamenti israeliani sono tutti collocati nell’area che gli Accordi di Oslo attribuiscono all’esclusiva amministrazione dello Stato di Israele, in attesa di una sistemazione definitiva. Se l’occupazione dei “territori di un altro paese” è quella di Gaza, è chiaro che essa è necessaria per eliminare il terrorismo. Ma come si può parlare di “un altro paese” e allo stesso tempo di un “focolare” che dovrebbe costituirlo? E alludere a “disumanità”. “barbarie” e “volontà di dominio” significa cadere nella trappola della propaganda di Hamas, e ignorare gli sforzi continui dell’esercito israeliano per limitare i danni alla popolazione civile in una guerra durissima che Israele non ha voluto e che ora deve combattere per sottrarre i propri cittidini alla barbarie vera, quella di Hamas.

Per inviare la propria opinione al Riformista, cliccare sulla e-mail sottostante.


redazione@ilriformista.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT