5 Lettere
1. Le Iene faziose
Salve Dame Devorah,
la puntata delle “Iene” su Italia Uno del 27 maggio, ha ospitato quella Francesca Albanese, che tutti conosciamo per il suo antisemitismo militante e la reiterata nonché impunita diffamazione di Israele.
Appena ho sentito le sue prime fiatate, circa, il da lei e ormai da molti, “genocidio” dei palestinesi, “orchestrato” da Israele, ho dovuto cambiare immediatamente canale, per non incorrere in quello che si prova non appena l’olfatto avverte un ributtante miasmo o un olezzo di putrido che istintivamente induce nausea e conati di vomito.
La trasmissione “le iene” si contraddistingue sempre per un giornalismo attivista di sinistra, con quei classici “cavalli di battaglia”, che spacciano per indagine di denuncia, tuttavia trattasi solo di propaganda politica, confezionata e infiocchettata come informazione di tendenza; in realtà trattasi di contro informazione e disinformazione.
Putin a confronto è un dilettante allo sbaraglio.
Un caro saluto
Yosef ben Hektor
Caro Yosef,
Ogni volta che vedo il volto della Albanese cambio canale. Dopo il 7 Ottobre non posso più sentire le macchinazioni orchestrate di certi mascalzoni che riempiono alcuni programmi della TV. È più forte di me. Le Iene sono famose per il loro pensiero “sinistro” e il nome che si sono dato sta loro a pennello. Purtroppo i media italiani, quasi tutti, sono al soldo del Qatar o dell’Iran e della miliardaria propaganda palestinese che ci perseguita da troppi decenni. Andiamo avanti con coraggio perché sono convinta che prima o poi i farabutti finiranno nell’immondizia della storia.
Shalom
Deborah Fait
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2. ... e anche Monica Maggioni non scherza
Cara Deborah
Ho appena finito di vedere la trasmissione "in 1/2 ora" su RAI 3 condotto da Monica Maggioni.
La trasmissione è tendenziosa, imprecisa e chiaramente ideologica, certamente non è una informazione onesta.
1) Riguardo a Trump e la sua richiesta di trasferire gli studenti stranieri dall'Università di Harward la conduttrice ha parlato di grave attacco alla ricerca scientifica ma non ha detto che Trump ha chiaramente motivato il provvedimento per contrastare il manifestarsi di antisemitismo. E sappiamo come dal 7 ottobre 2023 hanno manifestato i campus americani (come quelli europei).
2) Gli invitati alla trasmissione (ebrei o no) sono sistematicamente oppositori di Israele . Tipico esempio è la giornalista Lucia Goraci fanaticamente antiisraeliana. Proprio questa giornalista continuava oggi ad affermare, malgrado le ormai pubbliche smentite, che la grave situazione alimentare a Gaza rischia di causare migliaia di bambini morti di fame in 48 ore. Il comunicato dell'ONU diceva in un anno e non in 48 ore. Una giornalista non tiene conto delle smentite? Ma che giornalista è?
3) La trasmissione ridicolizzava la ricerca di un nuovo sistema di distribuzione di cibo alla popolazione civile a Gaza non precisando mai che questo era per evitare che Hamas si impossessasse dei rifornimenti. Notizia ormai ampiamente nota.
4) La continua demonizzazione di Trump e Netanyahu perché sono di destra, come se nel passato, con governanti di sinistra, la situazione in Israele fosse stata migliore e pacifica con i vicini arabi (i cosiddetti palestinesi).
La leggo sempre su Informazione Corretta e l'apprezzo. Mi sento con orgoglio un convinto sionista.
Dario Anghilante
Caro Dante,
La trasmissione della Maggioni è inguardabile come la maggior parte delle trasmissioni politiche di Rai 3 e de La7. Purtroppo da un po’ di tempo anche Mediaset si sta adeguando al pensiero unico, ovviamente antisemita, con Elia Milani che, sempre pieno di rabbia, sputa veleno contro Israele. La Goracci sono anni che lo fa, sistematicamente.
Purtroppo siamo in queste mani che descrivono Israele come il mostro, che diffondono bufale e cattiverie. Adesso hanno trovato un altro modo per non passare per antisemiti: demonizzano solo Netanyahu, lo descrivono come un criminale di guerra ma sappiamo benissimo che intendono gli ebrei israeliani e tutta Israele. Sono dei vigliacchi ma pagheranno caro e pagheranno tutto proprio per mano di quelli che loro difendono a spada tratta. L’islam aspetta con pazienza il momento giusto per renderli tutti schiavi.
La ringrazio per le sue parole.
Shalom
Deborah Fait
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3. Il "mostro" è sempre Netanyahu
Dai al mostro! Chi? No, non creda, cara Deborah, che si tratti di Hamas o di Khamenei o del palestinismo nel suo insieme. No, per gli ipocriti "benpensanti" il mostro è Netanyahu. Netanyahu è per costoro l'ultima risorsa, la foglia di fico del proprio antisemitismo, con il correo corteo degli utili idioti. Spaziano ovunque, quest'ultimi, dai più alti consessi alle ultime pagliacciate di gestori di esercizi commerciali proibiti agli ebrei. Ne sono pieni in Italia non solo le opposizioni, anche la maggioranza di governo dà purtroppo scandalo. Mi riferisco alle fila di FI, dal suo mediocre segretario e ministro Tajani fino all'ultimo acquisto della ineffabile Letizia Moratti (l'ha sentita a 4di sera di ieri? Disgustosa); ed anche a qualche persona dei FdI (il ministro Crosetto, un esempio negativo su tutti). Mi piace, per concludere, richiamare la sua attenzione su l'ottimo editoriale di Giancarlo Lehner, sul quotidiano l'Opinione di oggi.
Un caro shalom
Angelo Costanzo
Caro Angelo,
lei ha trovato l’espressione giusta. Netanyahu è la foglia di fico del loro antisemitismo. Dicono Netanyahu per non dire Israele e ebrei! Purtroppo non solo le opposizioni ma anche il governo di maggioranza italiano è antisemita e chi non lo è segue l’onda vergognosa impersonata da Mattarella nel suo indegno discorso del 2 giugno. Tajani che parla di “due popoli due stati” a mo’ di cantilena senza neppure sapere cosa dice. Probabilmente non sa di storia ma nemmeno di geografia. Sugli altri stendiamo un velo pietoso. Giorgia Meloni è sola ma forse così potrà capire meglio la solitudine di Israele.
Shalom
Deborah Fait
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4. L'unico sorriso a Basilea
Gentilissima Signora Fait,
è stata una settimana terribile, racchiusa tra l’assassinio di Tzeelà Gez (e continuo a pregare che suo figlio Ravid Chaim, ancora in terapia intensiva neonatale, possa crescere sano ed avere una vita molto felice, anche se, come i suoi tre fratelli, sentirà sempre terribilmente la mancanza della mamma) e quello dei due giovani diplomatici dell’ambasciata israeliana a Washington.
L’unico motivo di sorriso è stato la partecipazione di Yuval Raphael alla Gara dell’Eurovisione a Basilea, con quella splendida canzone New Day Will Rise, musicalmente bellissima e così profondamente israeliana nella sua fede nella vita, malgrado tutto. Checché ne dicano i non amici di Israele, ha più che meritato la vittoria nel voto popolare (cui sono felice di aver contribuito) ed il vero scandalo è il punteggio irrisorio attribuitole dalle giurie nazionali che le ha negato la vittoria della Gara.
Per il resto, è intollerabile che in tutte le trasmissioni televisive italiane Israele sia tacciato di ogni sorta di crimini e nefandezze, fino alle categorie del “genocidio” e dei “crimini contro l’umanità”, per il solo fatto di combattere per la sua sopravvivenza, peraltro usando al nemico premure mai viste nell’atroce storia bellica dell’umanità.
Spero che Governo e Parlamento italiani riescano a trovare la spina dorsale di affermare chiaro e tondo che Israele non sta facendo alcunché di “inaccettabile” o “ingiustificabile” e che la comunità internazionale si decida finalmente ad intimare la resa ai terroristi di Gaza.
Con il cuore sempre vicino ai rapiti ed a tutto Israele,
Annalisa Ferramosca
Cara Annalisa,
Purtroppo il piccolo Ravid non ce l’ha fatta, le ferite erano troppo gravi per quel piccolo corpicino ed è morto. Le notizie dei media italiani sono vergognose, le accuse a Israele sono disumane e le menzogne che dicono e scrivono ricadranno su chi le diffonde. Questa è la mia speranza, la giustizia non può essere un’utopia. È vero, la canzone di Yuval all’Eurofestival era bellissima e lei molto brava. Quando alla fine ha gridato “Am Israel Chai” (Il popolo di Israele vive) mi sono venuti i brividi soprattutto quando ho visto il pericolo che ha corso con degli invasati che le facevano il segno dello sgozzamento tentando di salire sul palco per farle del male.
La ringrazio per il suo costante sostegno.
Shalom
Deborah Fait
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5. Azerbaijan e Israele, un rapporto incomprensibile
Buongiorno Deborah,
da parecchio tempo mi sto domandando che rapporti ci sono fra Israele ed Azerbaijan, il quale è sostenuto dai turchi, e in qualche maniera anche dai russi.
L'Armenia ha qualche " debito " con gli ebrei? Come popolo oppresso dagli ottomani, è visto diversamente da come Israele vede i curdi?
L'articolo di Claudia de Benedetti,è musica celestiale. "Gerusalemme è nostra ". Solo se Gerusalemme è ebraica la storia avrà senso, i cristianucci all'acqua di rose devono capirlo, giù tutto e ricostruite il Tempio.
Saluti
Luigi Russo
Caro Luigi,
Non saprei , la cosa che mi è chiara è che l’Azerbaijan è sempre stato amico di Israele. Conosco personalmente amici israeliani che si sono recati in quel paese per le vacanze e hanno trovato accoglienze molto affettuose da parte di tutti e nemmeno l’ombra di una critica a Israele. Al contrario, l’Armenia, pur condividendo con gli ebrei il ricordo spaventoso del genocidio, è un paese nemico. E dire che l’unico museo del genocidio armeno per mano dei turchi esiste a Gerusalemme. Stranezze della politica. Certo “Gerusalemme è nostra”, non è mai stata capitale di uno stato arabo, non è mai nominata nel Corano (770 volte nella Thorà), Persino i giordani, quando l’hanno occupata, nel 1948, non hanno voluto farne la loro capitale. Gerusalemme era ebraica 2000 anni prima che nascesse l’islam. E tale resterà per sempre!
Shalom
Deborah Fait