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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
00.12.2001 12-2001 Giustizia non cattiveria...
veto israeliano al viaggio di Arafat a Betlemme sulla storia di Israele

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 00 dicembre 2001
Pagina: 1
Autore: Ugo Tramballi
Titolo: «Sharon soffia sul fuoco della religione»
Ugo Tramballi scrive su Il Sole 24 Ore ("Sharon soffia sul fuoco della religione") a proposito del veto israeliano al viaggio di Arafat a Betlemme sulla storia di Israele. Tramballi non fa una corretta informazione quando afferma che: "il veto posto da Sharon ad Arafat è stata pura cattiveria".
Non si è trattato affatto di "cattiveria" ma da una misura dettata dalla sicurezza dal momento che Arafat si è rifiutato di porre fine alla "campagna di incitamento all'odio" contro gli Ebrei e contro Israele (che di fatto costituisce un supporto ideologico al terrorismo palestinese) e non ha voluto consegnare alla giustizia israeliana i terroristi palestinesi responsabili dell'assassinio del Ministro del Turismo Israeliano Rehavam Zeevi ( a tutto'oggi vivono indisturbati a Ramallah dove l'Autorità di Arafat ha la sua sede). Tramballi scrive il falso quando afferma che: "le trattative di Camp David fallirono quando Barak e Arafat non raggiunsero un accordo sui luoghi santi di Gerusalemme".
Fu lo stesso Arafat a farle fallire rifiutando tutte le proposte di pace che Barak gli aveva offerto (divisione di Gerusalemme e stato palestinese sul 97% della West Bank) e riproponendo (lo ha ammesso recentemente lo stesso Arafat) la pazzesca ipotesi del "diritto al ritorno" nel territorio di Israele di quattro milioni di profughi palestinesi.
Tramballi scrive un altra volta il falso quando afferma che: "I giordani, quando controllavano Gerusalemme, non negavano agli Ebrei l'accesso al Muro Occidentale (Kotel Maaravi) per motivir religiosi ma per ritorsione politica: perchè Israele vietava ai profughi arabi di rientrare nelle loro case occupate nel 1948".
Dopo la guerra del 1948 i giordani e i miliziani palestinesi del Gran Muftì distrussero tutte le sinagoghe e le istituzioni religiose Ebraiche nella Città Vecchia (il tutto fra la completa indifferenza della comunità internazionale) molte lapidi di tombe Ebraiche sul cimitero del Monte degli Ulivi vennero divelte e usate come latrine e vicino al Muro i pastori giordani ci facevano orinare le capre in segno di disprezzo nei confronti degli Ebrei.


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