Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Torino: tollerati gli abusi di Askatasuna Commento di Francesco Storace
Testata: Libero Data: 13 maggio 2025 Pagina: 11 Autore: Francesco Storace Titolo: «I vigili bloccano la festa parrocchiale. Ma tollerano gli abusi di Askatasuna»
Riprendiamo da LIBERO di oggi 13/05/2025, a pag. 11, con il titolo "I vigili bloccano la festa parrocchiale. Ma tollerano gli abusi di Askatasuna", il commento di Francesco Storace.
Francesco Storace
Nello stesso quartiere del centro sociale Askatasuna, i vigili urbani di Torino hanno interrotto una festa parrocchiale, perché aveva sforato di qualche minuto l'orario consentito. Non si registrano, invece, irruzioni nell'Askatasuna. Il sindaco Lo Russo ha chiare preferenze.
A Torino per divertirti devi nascere già grande, frequentare un centro sociale oppure spacciare droga. Altrimenti i vigili urbani mandati dal sindaco Lo Russo arrivano e sbaraccano la festa organizzata per l’asilo. No, non sono cronache da un film imbarazzante, bensì il crudo rapporto che si registra nella città sabauda. Con l’asilo, se la sono presa per dieci minuti di troppo. Sabato sera una festicciola organizzata per i bambini ha sforato i tempi di dieci minuti, oltrepassando il limite delle 23.30. Il che ha comportato l’intervento della polizia locale a reprimere il pericoloso assembramento di bimbi. Non erano quelli di Askatasuna, che a Torino possono fare ciò che vogliono; e nemmeno pericolosi stranieri che distribuiscono sostanze stupefacenti a quelli che ci cascano. Macché, erano creature della parrocchia di Santa Giulia, nel cuore del quartiere Vanchiglia, zona della movida e proprio del centro sociale Askatasuna. Di più: il giovane parroco don Paolo Pietrolungo ha tentato invano e in tutti i modi di mediare affinché anche l’ultimo gruppo in scaletta, una band di ragazzini tra i 14 e i 16 anni, potesse esibirsi: niente da fare, il mandato dei vigili urbani era netto, irremovibile, con la faccia feroce. Alla fine il sacerdote è dovuto salire sul palco e spiegare agli increduli avventoritra ragazzini e genitori c’erano almeno 700 persone - che la festa doveva finire lì. «Ma almeno l’ultima canzone», chiedeva il pubblico. Il compito del Carneade se l’è dovuto assumere proprio don Paolo: «Non posso: voglio rispettare le regole», è stata la risposta, triste e a malincuore, del sacerdote che pure - ha notato Annamaria Gravino sul Secolo d’Italia - aveva ben chiaro che lo stesso rigore non si registra abitualmente verso i protagonisti di una movida che spesso eccede con musica ad alto volume fino a tardissima notte e avventori molesti.
E il Comune? Dall’amministrazione solo una risposta telegrafica: «La musica in oratorio era autorizzata dalle 17 alle 23.30». Chissà se in Municipio sarebbero stati così ferrei in presenza delle orde di delinquenti che spesso infestano la città. Una vicenda davvero paradossale, così come l’ha bollata la deputata torinese e vicecapogruppo di Fdi alla Camera, Augusta Montaruli. La parlamentare ha ricordato che anche in quel quartiere dove è l’asilo si vivono i problemi legati alla movida, e in generale anche altre zone di Torino se la passano piuttosto male in termini di sicurezza e ordine pubblico, come dimostra anche la cronaca. Tant’è che già prima della vicenda sbalorditiva della festa parrocchiale interrotta, Fdi aveva convocato una fiaccolata sul tema. La manifestazione “Prima di tutto i doveri” nel vicino quartiere Barriera di Milano, una zona a un chilometro da Santa Giulia, che quindi, chiarisce Montaruli, «non è una periferia fisica, ma sociale, con un alto tasso di immigrazione clandestina e reati annessi». C’è da aggiungere che Fdi chiede da tempo al sindaco Lo Russo di farsi parte attiva nelle politiche per garantire maggiore sicurezza, senza riuscire a ottenere un impegno concreto. La scorsa settimana, dopo che si sono verificati tre accoltellamenti, uno dei quali mortale, il tema è stato oggetto anche di una interrogazione della stessa Montaruli, alla quale ha risposto il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco: «Il prefetto di Torino ha disposto una decisa intensificazione dei controlli nel quartiere che proseguiranno nei prossimi giorni: sulla sicurezza non arretriamo di un metro».