Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
8/4/02 Errori di calcolo, errori di persona Tramballi scrive testualmente.
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 07 aprile 2002 Pagina: 1 Autore: Ugo Tramballi Titolo: «Jenin, massacro nel campo profughi»
Nell' edizione di domenica 7 aprile, Il Sole 24 Ore pubblica tra gli altri un articolo di Ugo Tramballi intitolato "Jenin, massacro nel campo profughi" ed una opinione di Giancarlo Santalmassi dal titolo "Non si può ridurre la Chiesa al silenzio".
Tramballi, descrivendo gli avvenimenti, scrive testualmente. "Nessuno è in grado di sapere cosa stia accadendo al Nord, nella città di Jenin, nel suo campo profughi e a Nablus: arrivarci è impossibile. Ma che sia in corso un massacro sembra ormai evidente". E, più avanti: "fonti locali (dunque palestinesi, ndr) parlano di almeno 35 morti, altre di un centinaio".
Dunque, mettendo in fila queste affermazioni, verifichiamo che 1) nessuno arriva a Jenin e Nablus; 2) nessuno è in condizione di sapere cosa vi stia succedendo; 3) comunque, l'unico a sapere tutto è Tramballi, che dà per certo un massacro; 4) fonti palestinesi parlano, nella ipotesi più drammatica, di un centinaio di morti; 5) come si evince dal titolo e dal testo, la notizia di parte palestinese di 35-100 morti configura comunque "un massacro".
O Tramballi bara sulle cifre ed i morti sono molte centinaia, e allora siamo in presenza, come lui afferma, di un massacro; oppure non bara, e le informazioni fornitegli sono esatte, ed allora usa a sproposito la parola massacro.
Nella successiva sua intervista al ministro palestinese Erekat, Ttramballi gli attribuisce due frasi: "Non giustificherò mai l' assassinio di civili israeliani" , e "Al presidente americano non interessa vedere morire migliaia di palestinesi". La prima affermazione dovrebbe spingere Erekat a dissociarsi da Arafat e dalla dirigenza dell' Autorità Palestinese della quale egli invece continua ad essere" l'unico palestinese con un minimo di libertà di manovra"; la seconda fa il paio con la strana contabilità di Tramballi.
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