Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
14/2/02 Democrazia: chi insegna a chi due servizi sui militari israeliani che hanno rifiutato di prestare servizio nel territori
Testata:Repubblica - Venerdì Autore: Paolo Garimberti Titolo: «Israele,colombe in divisa»
Domani, 15-2-2002, Il Venerdì di Repubblica esce con due servizi sui militari israeliani che hanno rifiutato di prestare servizio nel territori. Il primo di Paolo Garimberti, un editoriale dal titolo "Israele,colombe in divisa". Il secondo, del corrispondente Enrico Franceschini, fa parlare i protagonisti della disubbidienza. Non sono articoli animati da un particolare pregiudizio contro Israele. Raccontano quanto è avvenuto (non lo riasssumiamo per i nostri lettori che già ne hanno letto su IC in critiche precedenti), intervistano i protagonisti,descrivono la realtà nella quale la protesta si è formata. Quello che però il Venerdì, e con lui la maggior parte dei media, si è ben guardato dal raccontare è la specificità tutta israeliana nella quale un tal fenomeno è potuto accadere. In quale altro paese al mondo è mai possibile per dei militari non solo discutere gli ordini ma addirittura non obbedirli? E,soprattutto, senza subire nè prigione nè Corti Marziali ? Ebbene, questo succede in Israele, dove la legge consente ad un soldato di disubbidire agli ordini di un suo superiore se li ritiene contrari ai propri principi morali. Chi ha deciso di non prestare servizio nei territori subirà alcune sanzioni (retrocessione ad altre mansioni, richiami e altro, ma niente di più grave). Tutto qui. E in tutto il paese ferve un dibattito sull'argomento. Ai media italiani diciamo: dove, se non in Israele, esiste una democrazia che consente simili comportamenti? Questo andrebbe rilevato dai nostri media, se non fossero accecati dall'ostilità verso Israele, in una misura così colma che impedisce ormai di vedere quello che qualunque persona decentemente per bene non può non rilevare.
Domani 15.2 esce Venerdì di Repubblica. Una buona occasione per leggersi i due articoli qui dibattuti e far conoscere a Repubblica quello che sempre dimenticano. Il grande valore civile della democrazia israeliana. Come lo stato ebraico riesce a mantenere uno standard così elevato di difesa dei diritti civili in un mare di dittature islamiche.E come la viltà e la codardia dell'Occidente siano sempre pronte a scagliarsi contro chi rappresenta i valori democratici in un modo che l'Europa farebbe solo bene ad imitare invece di condannare.
Invitiamo, pertanto, a comprare il Venerdì di Repubblica di domani, 15-2-2002, e mandare lettere di commento alla redazione della repubblica o all'indirizzo delle lettere al Venerdì: