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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
04.09.2003 Le ONG palestinesi solidali coi terroristi-suicidi
Rifiutano gli aiuti di USAID per non firmare un impegno contro il terrorismo

Testata:Informazione Corretta
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Le ONG palestinesi solidali coi terroristi-suicidi»
"L'istituzione beneficiaria non ha rifornito, e non rifornirà in futuro, alcun tipo di materiali od altre forme di assistenza a qualsiasi individuo od altro ente che sia noto o possa essere considerato come persona od ente che incita, pianifica, appoggia od è coinvolto in attività terroristiche di qualunque tipo". Una ulteriore appendice al testo precedente include i nomi di individui ed enti palestinesi che gli Stati Uniti ritengono siano terroristi, e pertanto vieta ogni forma di cooperazione con costoro - ad esempio Hamas, la Jihad Islamica, le Brigate dei Martiri di Al Aksa, Il Fronte Popolare, il Fronte Democratico (Popolare per la Liberazione della Palestina).
Questo è il testo, tradotto dall'arabo nella versione pubblicata dal quotidiano Al Ayyam del 25 agosto, di una dichiarazione che l'organizzazione umanitaria americana USAID chiedeva alle ONG palestinesi di sottoscrivere come condizione per poter ricevere l'assistenza predisposta.
Ebbene, tutte le ONG, riunite a Gaza, si sono rifiutate di firmare questa dichiarazione, definendola un affronto, ed hanno deciso sanzioni contro qualsiasi altra organizzazione palestinese che la firmerà. Essi hanno definito USAID un'organizzazione distruttiva, che ha lo scopo ultimo di danneggiare e corrompere i palestinesi.
La motivazione posta dalle ONG palestinesi a fondamento di questo loro rifiuto è molto semplice: per le ONG palestinesi esiste una distinzione fra terrorismo e lotta di liberazione nazionale. Quanto fanno Hamas, la Jihad Islamica, le Brigate dei Martiri di Al Aksa, cioè mandare uomini-bomba a farsi saltare in aria negli autobus e nei centri commerciali, nelle discoteche e nelle pizzerie, è lotta di liberazione nazionale; terrorismo è invece l'occupazione da parte di Israele delle terre palestinesi, una forma di terrorismo di stato contro civili inermi (Al Ayyam, 25 agosto).
Da un punto di vista strettamente legale, le ONG obiettano di non essere organizzazioni politiche e di non poter pertanto sottoscrivere un documento di natura chiaramente politica quale condizione per la fornitura di aiuti umanitari. Ma, esaminato da una angolazione diversa, questo scontro si inserisce nel quadro più vasto e complesso di una visione squisitamente politica di quanto avviene nello scenario della regione, ed una volta di più ci evidenzia l'opinione diametralmente opposta a quella occidentale che il mondo arabo ha del terrorismo suicida, quando esso sia rivolto contro Israele.




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