Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Il Ruolo di mediazione dell'Arabia Saudita e l'esclusione dell'Europa IC Mappamondo di Gabriel Barouch
Testata: Informazione Corretta Data: 18 febbraio 2025 Pagina: 1 Autore: Gabriel Barouch Titolo: «Il Ruolo di Mediazione dell'Arabia Saudita e l'esclusione dell'Europa»
Il Ruolo di Mediazione dell'Arabia Saudita e l'esclusione dell'Europa IC Mappamondo di Gabriel Barouch
I negoziati di Riad non vedono la partecipazione di Ucraina ed Europa, un errore gravissimo che potrebbe avere un costo molto alto per il futuro del vecchio continente. Il fronte delle democrazie deve rimanere unito e compatto; Iran e Russia non vedono l'ora che l'unione tra Stati Uniti ed Europa si sfaldi per poterne approfittare
Venerdì 21 Febbraio 2025, a Riad, diversi leader del mondo arabo si riuniranno per discutere un piano alternativo da presentare a Donald Trump, superando così il piano “Riviera” per Gaza, che è stato ritenuto inaccettabile dai Paesi arabi, inclusa l'Arabia Saudita.
Riad sta quindi raccogliendo i benefici della sua neutralità accumulata nel tempo.
I sauditi hanno, inoltre, intrattenuto un rapporto diretto piuttosto intenso con Kiev: Zelensky è stato diverse volte in Arabia Saudita e le diplomazie del Golfo hanno mediato gli scambi di prigionieri fra l’Ucraina e la Russia, ma anche fra Russia e Stati Uniti.
A Riad si incontreranno Venerdì anche molti leader del mondo arabo, per trovare una posizione comune su un piano alternativo da proporre a Donald Trump, che superi il piano “Riviera” irricevibile per i Paesi arabi, a cominciare dall’Arabia Saudita
Non passa inosservata l'assenza dell'Europa dagli incontri a Riad e ciò evidenzia un cambiamento significativo nell'equilibrio internazionale dovuto prevalentemente alle preferenze statunitensi.
Sotto la presidenza di Trump, gli Stati Uniti sembrano orientarsi verso un dialogo prioritario con grandi potenze come Cina e Russia, trascurando l'Unione Europea. Ciò porta inevitabilmente alla riduzione dello spazio politico per l’UE.
Tutto ciò suggerisce una ridefinizione del ruolo dell'Europa nel contesto internazionale e l’inizio di:
Un Nuovo ordine mondiale:
La rielezione di Trump potrebbe segnare la fine dell'ordine liberale globale e un cambiamento radicale nella politica estera degli Stati Uniti, con implicazioni per gli alleati tradizionali.
Un cambiamento sulle relazioni transatlantiche:
Le politiche di Trump potrebbero accentuare le divisioni all'interno dell'Europa, creando incertezze nelle relazioni transatlantiche e costringendo gli alleati a rivedere le proprie strategie di difesa.
Un focus su questioni globali con esclusione della EU:
L'amministrazione Trump è attesa a concentrarsi su questioni come il conflitto russo-ucraino e le relazioni con la Cina, piuttosto che sulle dinamiche europee.