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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
23.01.2025 I lettori ci scrivono, Deborah Fait risponde
Lettere a Informazione Corretta

Testata: Informazione Corretta
Data: 23 gennaio 2025
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Festeggiamenti per un genocidio»

Lettera: Festeggiamenti per un genocidio

L’amico Renzo Cesana mi ha mandato questo pezzo dell’avvocato Renzo Ventura che pubblico molto volentieri senza commenti perché basta leggere quanto segue.

Deborah Fait

 

Occorre una laurea in criminologia per giudicare i comportamenti umani in questo giorno, per valutare dove arriva la follia dell'uomo e dove si ferma l'umanità.

Nessuno , se onesto , può guardare alla tv i festeggiamenti a Gaza senza pensare che fino a poche ore fa, tutti i giorni, Papa compreso, si è urlato contro un genocidio.

Come se, con l'apertura di Auschwitz in Polonia, tutti avessero mangiato e festeggiato con pizza e pasticcini appena fuori. Il tutto oggi condito da mitra in bella vista, in mano anche ai bambini, quale vero simbolo di amore e di pace. Oggi è finito a tarallucci e vino il falso genocidio, e oggi è finita l'umanità. Ed è finita perchè silenziosa sul più grande ricatto della storia. La vita di un bambino di due anni contro la liberazione di una moltitudine di assassini, cento, duecento, ergastolani terroristi. Ma che vale la vita per i nemici di Israele? Davanti alla strategia della morte vediamo che anche la propria umana carne da macello serve al loro fine. Gli stessi che fino a ieri piangevano davanti ai nostri telegiornali e ai loro corrispondenti per tante sere, un’ora dopo ballavano ben vestiti e puliti e suonavano con pasticcini: viva la gioia. Quella gioia che non c'è, e non ci può essere, in una umanità ebraica sotto ricatto del male, in mezzo a una tragedia, non sapendo neppure se arriveranno gli ostaggi, i sequestrati vivi, in che condizioni, oppure soltanto ossa o pezzi di cadaveri. Chissà. Dipende tutto dagli assassini che sono colpevoli di un male totale, disumano, bestiale. Chi non ha etica può fare questo e altro. E tutti i terroristi carcerati e liberati arriveranno integri cosi come la legge dello Stato di Israele e l'etica ebraica comandano. E gli ebrei di questo devono andar fieri di fronte al mondo anche se cosi le guerre poi costano molto di più.

Renzo Ventura


takinut3@gmail.com

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