Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
I lettori ci scrivono, Deborah Fait risponde Lettere a Informazione Corretta
Testata: Informazione Corretta Data: 21 gennaio 2025 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «La liberazione»
Lettera: La liberazione
Cara Deborah,
Ho voglia di piangere! Sono felice per la liberazione delle tre ragazze ma già avevo una sensazione di paura che ora, che ho letto solo i primi due articoli di Informazione Corretta, è aumentata a dismisura! Paura per tutto ciò che potrà accadere, e che purtroppo accadrà, d'ora in avanti con quei terroristi ed i loro sostenitori che festeggiano la loro vittoria!
Si doveva occupare tutta Gaza per poter distruggere tutti i cunicoli sotterranei costruiti per la protezione di quei bastardi...e la popolazione non l'ha ancora capito? Ma c'è l'hanno un cervello o conoscono solo l'odio?
Vorrei solo potervi abbracciare per farvi sentire il mio amore e per darvi coraggio! Lo so che non vi mancano ma in questo momento ve ne serve ancora di più...
Con affetto.
Renata Noyb
Cara Renata,
La popolazione di Gaza un cervello ce l’ha ma è connivente con quello di Hamas. Chi ancora non lo sapeva e si illudeva sull’umanità dei gazawi ha avuto la conferma di quello che io scrivo e riscrivo: la gente di Gaza è Hamas e Hamas è la gente di Gaza. L’odio che li anima è furibondo e lo vediamo ogni giorno. Adesso aspettiamo il prossimo sabato per avere a casa altri tre o quattro dei nostri ostaggi.
La ringrazio per la solidarietà e l’affetto che ci dimostra.