Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Chi è il nuovo leader della Siria e perché rappresenta una minaccia a Israele IC Mappamondo di Gabriel Barouch
Testata: Informazione Corretta Data: 15 dicembre 2024 Pagina: 1 Autore: Gabriel Barouch Titolo: «Chi è il nuovo leader della Siria e perché rappresenta una minaccia a Israele»
Chi è il nuovo leader della Siria e perché rappresenta una minaccia a Israele IC Mappamondo di Gabriel Barouch
Ahmed Hussain al-Shara, comunemente noto con il suo nome di battaglia Abu Mohammad al-Julani è un terrorista islamico di Al Qaeda sin dall'inizio della sua carriera. Adesso che ha conquistato la Siria, nonostante le sue parole di moderazione e tolleranza, non c'è da fidarsi di lui.
Il leader attuale, Ahmed Hussain al-Shara, comunemente noto con il suo nome di battaglia Abu Mohammad al-Julani, è un importante leader militante siriano nato nel 1982 a Riyadh, in Arabia Saudita. Ha una storia complessa che include il suo periodo sotto custodia degli Stati Uniti, dove avrebbe incontrato Abu Bakr al-Baghdadi, il fondatore dell’ISIS.
- Detenzione a Camp Bucca
Al-Julani è stato catturato dalle forze statunitensi nel 2005 e detenuto a Camp Bucca, una grande prigione militare statunitense in Iraq nota per ospitare molte importanti figure jihadiste. Durante il suo periodo, ha interagito con vari militanti, tra cui al-Baghdadi, che è stato anche imprigionato a Camp Bucca durante parte dello stesso periodo. Questo ambiente ha facilitato il networking tra jihadisti e ha permesso loro di scambiare idee e strategie.
- Formazione di Jabhat al-Nusra
Dopo il suo rilascio nel 2009, al-Julani tornò in Iraq e fu incaricato da al-Baghdadi di fondare Jabhat al-Nusra in Siria come affiliato dello Stato Islamico dell'Iraq (il predecessore dell'ISIS). Tuttavia, al-Julani cercò di creare un'identità distinta per Jabhat al-Nusra, concentrandosi sul contesto siriano e prendendo le distanze dalle tattiche più brutali impiegate dall'ISIS.
- Rottura con l'ISIS
Le tensioni tra al-Julani e al-Baghdadi aumentarono quando Baghdadi tentò di fondere Jabhat al-Nusra con l'ISIS nel 2013 senza il consenso di al-Julani.
Al-Julani rifiutò questa fusione, portando a una divisione tra le due fazioni. Successivamente giurò fedeltà ad al-Qaeda, il che consolidò ulteriormente la sua posizione come entità separata dall'ISIS.
- Creazione del Gruppo militante HTS. ( Hay'at Tahrir al-Sham)
Nel gennaio 2017, al-Julani fonda un fronte popolare noto come Hay'at Tahrir al-Sham (HTS) posizionandolo come un'alternativa più localizzata e pragmatica ai suoi predecessori, pur mantenendo il suo programma islamista. HTS è diventa una forza dominante nella Siria nord-occidentale, in particolare nella provincia di Idlib, dove operava sia come entità militare che quasi governativa
- Ruolo attuale
A dicembre 2024, al-Julani è stato riconosciuto come leader de facto della Siria in seguito della sconfitta del regime di Assad.
Si è concentrato sulla creazione di strutture di governance nei territori controllati da HTS, tra cui la riscossione delle tasse e i servizi pubblici, nonostante le critiche per le pratiche autoritarie.
- Cambiamento ideologico
Al-Julani ha cercato di distanziare HTS dalle narrazioni jihadiste globali, enfatizzando invece un quadro nazionalista mirato a ottenere legittimità sia a livello nazionale che internazionale.
Pochi pero sanno che la parola Al Sham (di H.T.S. Hay'at Tahrir al-Sham ) si riferisce a una regione storica del Medio Oriente che comprende la odierna Siria, Libano, Giordania e Israele. Il termine ha le sue radici in arabo, e significa "la regione di sinistra", ed è stato utilizzato durante le prime conquiste islamiche.
Geograficamente, al-Sham era una provincia vitale nei primi imperi islamici e fungeva da centro culturale e politico. Comprendeva città chiave come Damasco, che divenne la capitale del califfato Omayyade.
Infatti al-Julani, il nuovo “emiro” della Siria, non solo era affiliato al ISIS e Al Qaeda gruppi (Jihadaisti -Jihad: guerra santa) terroristici feroci e senza scrupoli ma quando parla della liberazione di Al Sham (l’attuale Siria) parla della distruzione del Libano, Giordiania e Israele.