Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Profughi palestinesi e pace, due termini inconciliabili Una indagine demoscopica palestinese dimostra che i profughi palestinesi vogliono che Israele sparisca
Testata:Informazione Corretta Autore: Federico Steinhaus Titolo: «Profughi palestinesi e pace, due termini inconciliabili»
Il Palestinian Centre for Policy and Survey Research (PSR), un centro di ricerche demografiche molto noto ed apprezzato che ha la sua sede a Ramallah, ha condotto una indagine demoscopica fra i profughi palestinesi in Cisgiordania, a Gaza e nel Libano, presentando un questionario a 4.500 famiglie di profughi nel corso della prima metà dell'anno corrente. La ricerca è stata condotta sotto l'egida delle Nazioni Unite e con fondi governativi giapponesi. Nel questionario si chiedeva ai profughi di scegliere, con scale di priorità modulabili secondo le preferenze personali, fra cinque opzioni: * ritorno in Israele * ritorno in aree che ora sono israeliane ma che a seguito di scambi territoriali diventeranno parte del futuro stato palestinese * vivere nello stato palestinese * vivere in stati diversi da Israele e dalla Palestina * immigrare in una terza nazione. I risultati dell'indagine hanno scatenato una furibonda rissa verbale tra i rappresentanti delle varie posizioni politiche, in particolare degli schieramenti estremi della politica palestinese che contestano una ipotetica acquiescenza dell'indagine alle aspettative israeliane; dimostrazioni violente di profughi sono state organizzate a Ramallah davanti alla sede del PSR. Qui ci interessano i risultati dell'indagine fra i profughi palestinesi che attualmente vivono ancora in Libano (ed ai quali lo stato libanese nega ancora, dopo mezzo secolo, molti diritti elementari, quale ad esempio quello di possedere una casa od un negozio). Il 61% di loro vorrebbe tornare in Israele o nei territori che, attualmente israeliani, diverranno parte dello stato palestinese, nella seguente proporzione: il 23% tornerebbe in Israele, il 21% in territori che diventeranno palestinesi dopo la nascita dello stato, ma il 17% ha scelto l'opzione di un ritorno nei territori all'interno della cosiddetta linea verde (pertanto, entro lo stato di Israele nei suoi confini storici), ma a condizione che Israele sparisca; per quanto concerne le altre opzioni proposte, il 19% preferirebbe immigrare nel futuro stato palestinese (Cisgiordania e Gaza), il 9% emigrerebbe altrove e l'11% rimarrebbe in Libano. La domanda che suscita le maggiori inquietudini fra quanti desiderano realmente la pace nella sua accezione più piena e giusta è comunque la numero 9: "Esistono condizioni che vi farebbero accettare la coesistenza in pace e sicurezza con gli ebrei israeliani?". Ecco le risposte raccolte dai ricercatori palestinesi: Dei profughi palestinesi della Cisgiordania e di Gaza il 20,3% ha risposto si, il 79,1 % ha risposto no, lo 0,7 % ha risposto non so. Dei profughi palestinesi in Giordania il 9,7% ha risposto sì, l' 85,5% ha risposto no, il 4,7% ha risposto non so. Dei profughi palestinesi che vivono nel Libano il 18,7% ha risposto sì, il 77,8% ha risposto no, il 3,5% ha risposto non so.
Rimandiamo i nostri lettori all'analisi che abbiamo pubblicata alcuni giorni or sono ("La moltiplicazione dei profughi e dei sussidi", 26 agosto) per segnalare la pericolosità estrema di questi dati e l'urgenza di un riesame complessivo, a livello internazionale, dell'intera problematica.