Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
L’odio per le divise, alle sinistre, non passerà mai Editoriale di Daniele Capezzone
Testata: Libero Data: 02 novembre 2024 Pagina: 1/3 Autore: Daniele Capezzone Titolo: «L'ossessione dei compagni: nelle divise vedono il fascismo»
Riprendiamo da LIBERO di oggi 02/11/2024, a pag. 1/3, con il titolo "L'ossessione dei compagni: nelle divise vedono il fascismo", l'editoriale di Daniele Capezzone.
Daniele Capezzone
La stampa di sinistra non accetta il piano Albania per l'immigrazione. E soprattutto è sempre allergica ad ogni uniforme. L'ultima battaglia, in ordine di tempo, è contro gli alloggi (giudicati troppo lussuosi) degli agenti di polizia di stanza in Albania per sorvegliare i due centri per gli immigrati aperti nel paese balcanico.
Ecco, pochi giorni dopo la mancata solidarietà all’agente che stava per essere accoltellato a Verona dall’aggressore maliano, ci mancava solo una polemica – greve, gratuita, sgraziata, infondata, scombiccherata – contro i poliziotti in servizio in Albania.
Polemica che è puntualmente arrivata contro la loro presunta “sistemazione di lusso”(l’incredibile espressione è stata testualmente usata dall’edizione online di Repubblica), che consisterebbe in una spesa della macchina pubblica per ciascun agente impegnato nella missione di 80 euro al giorno per vitto e alloggio.
Evidentemente, secondo i cervelli migliori del gruppo Gedi, i poliziotti in servizio all’estero dovrebbero essere tenuti a digiuno e fatti dormire all’addiaccio. Capite bene che siamo alla follia: nei giorni pari, si firmano articoli per descrivere come lager le strutture in cui staranno i migranti; in quelli dispari, si racconta la vita degli agenti in Albania come se fossero immersi nel lusso sfrenato.
C’è da chiamare urgentemente un’ambulanza, amici lettori? No: come sempre, c’è – con pazienza – da elaborare e smontare i meccanismi mentali perversi del progressista tipico, del piddino medio. Anche lui – in qualche intervallo di lucidità – comprende che è insensato aggredire le forze dell’ordine. Ma poi qualcosa si rivela più forte di lui e lo induce al catastrofico autogol.
E qual è questa forza superiore che lo travolge? Si chiama ossessione. Anzi: potremmo definirla una sequenza ossessiva che dal poliziotto lo porta a temere (citiamo dal solito frasario dei compagni) la “deriva securitaria”. Da lì è un attimo arrivare alla paura delle temibili “destre” e all’immancabile “rischio fascismo”. Lo schemino mentale è tanto rozzo quanto inesorabile, gli psicologi parlerebbero di “pattern emotivo”: si verifica una situazione, c’è un banale innesco, e scatta subito il percorso psico-emotivo che porta il piddino (stavo per scrivere: il malcapitato paziente, ma mi sono trattenuto giusto in tempo) ad arrivare dove lo porta il cuore. Appare un poliziotto e lui vede – dentro quella divisa – la Meloni, il fascismo, le destre.
Ora, servirebbe un terapeuta di sinistra in grado di far ragionare i compagni. Potrebbe spiegar loro che Tony Blair ha vinto tre elezioni politiche consecutive in Gran Bretagna affrontando (da sinistra) proprio il tema della sicurezza e del cosiddetto “piccolo crimine”, spiegando che furti, rapine e delinquenza spicciola erano (e sono) un problema anche e soprattutto per i settori più deboli della società. I britannici videro e sentirono un uomo di sinistra che non parlava da marziano, e lo votarono.
Qui in Italia invece i nostri compagni non ce la fanno: letteralmente, vanno contromano in autostrada. Più le persone comuni sono terrorizzate anche solo uscendo da una metropolitana, oppure rientrando a casa la sera, o magari infilando la chiave nel portone del condominio, tanto più loro si presentano in tv a pontificare sulla “percezione” e sulle “statistiche”. E subito dopo – puntualissimi – arrivano il comizietto pro immigrazione e la presa di distanza da carabinieri e poliziotti se per caso le forze dell’ordine sbagliano qualcosa o se anche sono minimamente accusate di una svista odi un errore.
Questa sinistra è un’autentica polizza di assicurazione per il governo e per il centrodestra: con avversari così, si può anche dormicchiare.
Come non di rado – purtroppo – accade.
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