Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Quest'anno la festa delle capanne ha avuto due aspetti diametralmente opposti:
Alla vigilia, per il telespettatore della Sette all'Aria che tira "c'era solo nausea e vergogna. L"Aria" era impregnata da una scorpacciata di masochismo. Gli autori erano Parenzo Olmert e Giovanna Botteri. Il primo arbitrava una gara tra la compagna Botteri e l'ex primo ministro d'Israele all'attacco dell'attuale governo in Israele.
Olmert, in tempo di guerra per la sopravvivenza del suo paese ,dopo aver versato veleno nella trasmissione ,all'indomani ha continuato la sua opera in Vaticano.
Il giorno del Sukkot avvenne la riscossa del popolo ebraico con l'uccisione di Sinwar il macellaio di Gaza paragonabile a Hitler e Aman. Per questo il "regalo" di Sukkot si può paragonare alla festa di Purim.
cordiali saluti
Ilan Bension
Caro Ilan,
Ho visto la trasmissione e ne ho accennato nel mio articolo pubblicato proprio ieri, 18/10, su IC. È stato veramente nauseante assistere agli inchini di Parenzo a Olmert che era là solo per sputtanare Netanyahu, tra i sorrisetti incantati di Giovanna Botteri. Quest’ultima poi ha avuto anche il coraggio di proporre, con un’espressione sognante, Marwan Barghouti come presidente del futuro Stato di Palestina. Barghouti, un assassino, condannato a 5 ergastoli, ex capo dei Tanzim, braccio armato (e assassino) dell’OLP, quelli che anni fa, ai tempi di Arafat, andavano in giro per ammazzare ogni ebreo che circolava nei “Territori”. Veramente siamo al delirio. Si, l’uccisione di Yahya Sinwar è stato un bel regalo di Sukkot per tutto il popolo di Israele. Speriamo che questo porti a un cambiamento della situazione e che Hamas, ormai allo sbando, si arrenda.