Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
27/3/02 Contro Saramago Saramago e Oz litigano su Auschwitz
Testata: Corriere della Sera Data: 27 marzo 2002 Pagina: 1 Autore: un giornalista Titolo: «Saramago e Oz litigano su Auschwitz»
Invitiamo i nostri lettori a leggere le dichiarazioni del premio Nobel Saramago commentate dallo scrittore israeliano Amos Oz, apparse oggi 27 Marzo sul Corriere della Sera. L'affermazione di Saramago non deve rimanere senza proteste. Invitiamo pertanto i lettori ad inviare al Corriere della Sera (anche se il quotidiano milanese non ne ha alcuna responsabilità diretta) i commenti più duri contro l'immeritato premio Nobel.
Saramago e Oz litigano su Auschwitz
«Per ora non ci sono ancora le camere a gas a Ramallah. Ma potrebbero esserci nel futuro». Creano scandalo, risentimento e polemica le dichiarazioni rilasciate due giorni da José Saramago. Durante una visita in Cisgiordania, il 79enne scrittore e premio Nobel portoghese ha paragonato le sofferenze palestinesi a quelle subite dagli ebrei nell’Olocausto. «Ciò che avviene qui può essere messo sullo stesso piano di Auschwitz e Buchenwald», ha detto. Immediata la reazione degli intellettuali israeliani. Amos Oz: «L’autore di "Cecità" mostra di essere prima di tutto lui stesso moralmente cieco. Il suo paragone equivale a mettere sullo stesso piano Saramago e Stalin», ha commentato Oz, alludendo alla militanza del portoghese nel Partito Comunista.