Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Vorrei sapere: chi diavolo giustifica l’assassinio con un colpo alla nuca di sei ostaggi innocenti? Commento di Ben Lazarus
Testata: israele.net Data: 12 settembre 2024 Pagina: 1 Autore: Ben Lazarus Titolo: «Vorrei sapere: chi diavolo giustifica l’assassinio con un colpo alla nuca di sei ostaggi innocenti?»
Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un articolo di Ben Lazarus tradotto da Times of Israel, dal titolo "Vorrei sapere: chi diavolo giustifica l’assassinio con un colpo alla nuca di sei ostaggi innocenti?".
Ben Lazarus
Schermata dall’ultimo sondaggio mensile Harvard CAPS/Harris Poll. La "fetta" rossa è quella di chi ritiene "giustificata" l'uccisione dei sei ostaggi israeliani da parte di Hamas. Come è possibile che qualcuno (quasi uno su cinque) sia mostro fino a questo punto?
Chi diavolo è quel 18% che ritiene giustificato l’assassinio dei sei ostaggi?
Nel complesso, il sondaggio mensile HarvardHarris pubblicato negli Stati Uniti lunedì mostra un persistente ampio sostegno per Israele.
Il 79% degli intervistati sostiene Israele più di Hamas, rispetto all’80% del sondaggio mensile precedente (agosto è stato saltato). Dovremmo considerarla una buona notizia e la conferma che – come ogni mese da ottobre in poi – la stragrande maggioranza della popolazione in America è a fianco di Israele.
Ma questo mese è stata aggiunta una domanda: “Ritieni che l’esecuzione di ostaggi che stanno per essere tratti in salvo sia un atto criminale e atroce, o è qualcosa di giustificato dalle azioni di Israele?”
Come si può vedere dall’immagine (clicca qui per il rapporto completo), il 18% degli intervistati ritiene che l’assassinio dei sei ostaggi sia giustificato.
Personalmente sono uno che tende a vedere il mezzo bicchiere pieno, e saluto il fatto che la stragrande maggioranza degli americani di ogni età e convinzione politica sia dalla parte di Israele.
Tuttavia, mi domando: chi è quel 18% che, estrapolato sull’intera popolazione degli Stati Uniti, significa circa 46 milioni di persone?
I sondaggi sono spesso inaffidabili, ma la mia ipotesi è che queste siano quelle persone che rigurgitano retorica antisemita e antisionista: nell’estrema sinistra, nell’estrema destra, nei gruppi fondamentalisti e fra i dimostranti nelle strade e nelle università.
Forse è indicativo il fatto che la fascia d’età più negativa verso Israele su questa questione non sia quella dei 18-24 anni, ma quella dei 35-44 anni: verosimilmente, più gli insegnanti che gli studenti, più i genitori che i ragazzi.
Quarantasei milioni sono un sacco di gente. Quand’anche non fossero esattamente 46 milioni, si tratta comunque di decine di milioni.
Come il 7 ottobre, l’assassinio dei sei ostaggi (a sangue freddo, con un colpo alla nuca, dopo quasi undici mesi di tortura fisica e mentale nei tunnel di Hamas ndr) non può essere giustificato da nessuna persona dotata di senso morale. Secondo la mia opinione personale, ovviamente.
Sono ben felice di annoverare l’America e la sua popolazione fra i miei alleati. Ma se questa è la statistica negli Stati Uniti, posso solo immaginare cosa sarà in altri paesi.
Materia di riflessione e di preoccupazione, dentro una notizia altrimenti positiva.
(Da: Times of Israel, 9.9.24)
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