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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
25.08.2024 Francia, fuoco contro sinagoga, preso l’autore
Cronaca di Benedetta Perilli

Testata: La Repubblica
Data: 25 agosto 2024
Pagina: 14
Autore: Benedetta Perilli
Titolo: «Una sinagoga in fiamme in Francia, allarme di Macron sull’antisemitismo»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 25/08/2024, a pag. 14, con il titolo "Una sinagoga in fiamme in Francia, allarme di Macron sull’antisemitismo", la cronaca di Benedetta Perilli.

Benedetta Perilli
Attentato alla sinagoga Beth Yaacov di La Grande-Motte, in Francia. Un poliziotto ferito, ma poteva essere una strage, se le due auto-bomba artigianali fossero esplose come previsto. L'attentatore, arrestato, aveva la bandiera palestinese legata in cintura e la kefiah. Antisemitismo islamico: in Francia è dilagante. 

Una bandiera palestinese intorno alla vita, una pistola che spunta dai pantaloni, una sciarpa che ricorda una kefiah sulla testa e due bottiglie in plastica in mano. Alle spalle dell’uomo immortalato dalle telecamere di sorveglianza mentre si allontana dalla sinagoga Beth Yaacov, le fiamme. L’edificio di culto si trovaa La Grande-Motte, località balneare non lontana da Montpellier, nella regione dell’Occitania. L’uomo è stato individuato ieri sera alle 23.30 in un appartamento di Nimes. Il presunto attentatore è stato ferito a più riprese dai colpi sparati dai poliziotti che l’avevano localizzato all’ultimo piano di un palazzo. Affidato ai soccorritori, non è in pericolo di vita. È lui secondo gli inquirenti l’autore di quello che è stato definito dal presidente francese Emmanuel Macron «un atto terroristico», ricordando che in Francia «la lotta all’antisemitismo è una battaglia costante». Dal 7 ottobre infatti nel Paese è stato registrato un aumento continuo di atti violenti nei confronti della comunità ebraica.

Le fiamme sono divampate nelle prime ore di sabato mattina a partire da due automobili parcheggiatedavanti alla sinagoga che sono state incendiate. Una delle due conteneva una bombola di gas ed è esplosa. All’interno dell’edificio religioso erano presenti cinque persone tra cui il rabbino, tutti incolumi. Un poliziotto è rimasto lievemente ferito.

«Abbiamo sfiorato un dramma assoluto », ha dichiarato il premier dimissionario Gabriel Attal intervenendo sul luogo: «L’attentatore ha incendiato diverse porte di ingresso della sinagoga, poi alcune auto. Era estremamente attivo».

Sul caso indaga la Procura nazionale antiterrorismo, che ha apertoun’inchiesta per tentato omicidio terroristico. Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha inviato un telegramma ai prefetti: «Rafforzate la presenza della polizia davanti alle sinagoghe e alle scuole ebraiche».

In Francia, che ospita la più grande comunità ebraica d’Europa, gli atti antisemiti sono quasi triplicati dall’inizio dell’anno, con 887 violenze registrate nel primo trimestre del 2024 mentre nello stesso periodo del 2023 ce n’erano state 304. Numeri diffusi dal ministro Darmanin secondo il quale le violenze contro gli ebrei erano già aumentate nel 2023, in particolare dopo il 7 ottobre, con 1.676 casi in un anno, quattro volte in più rispetto al 2022.

Bipartisan la condanna all’incendio: per il socialista Raphaël Glucksmann, «la piaga dell’antisemitismo va combattuta insieme». A destra Marine Le Pen ha parlato di «attacchi inaccettabili» e a sinistra Jean-Luc Mélenchon, il cui partito è accusato di fomentare l’odio antiebraico, di «crimine intollerabile». L’antisemitismo è stato uno dei temi centrali della campagna per le europee e legislative in Francia, con polemiche sulla sinistra radicale e un tentativo di normalizzazione da parte del partito di estrema destra.

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