Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Dal decalogo di Hamas sugli scudi umani: le istruzioni sono chiarissime
Testata: Corriere della Sera Data: 27 agosto 2003 Pagina: 13 Autore: Cianfanelli- Olimpio -Martini Titolo: «Vari servizi su Israele e MO»
Il Corriere ci sta abituando bene, non c'è che dire. Cianfanelli ci racconta con stile asciutto ed efficace della visita di solidarietà del sindaco di New York a Gerusalemme ed alle vittime dell'attentato compiuto da Hamas, mettendo in rilievo la sua frase che spiega meglio di cento commenti quanto ogni cittadino israeliano, sia di sinistra o di destra, pensa e sente oggi.
Guido Olimpio spiega con stile scarno e concreto in quale sgradevole situazione si trovi il governo israeliano, e fra quali difficili opzioni, tutte gravide di insidie per la sicurezza nazionale, esso si trovi a dover scegliere.
Ma è la colonna di sinistra che più delle altri merita attenzione. In essa viene esposto in termini chiarissimi l'insieme delle istruzioni tassative che Hamas ha diramato ai suoi terroristi per consentire loro di sfuggire all'esercito israeliano; tra queste, ha un ruolo centrale la direttiva che trascriviamo: "Donne e bambini - Scudi umani - Regola numero 3: state vicini a donne e bambini, che in questo modo vengono usati come scudi umani per difendersi dai missili israeliani". Suggeriamo al Corriere di inviare per fax questa direttiva al suo concorrente Repubblica, che nelle sue cronache di oggi la ignora.
Una sola sommessa parola vorremmo poter dire al cardinale Carlo Maria Martini,autore dell'articolo pubblicato con grande rilievo in prima pagina con il titolo "Ogni popolo guardi il dolore dell'altro e la pace sarà più vicina". Il suo carisma nasce da una straordinaria sensibilità umana. Conosciamo il suo amore per Israele, e comprendiamo - anzi, condividiamo - il suo accorato richiamo all'essenza profonda della spiritualità da cui sono scaturite in quella terra le tre grandi religioni. Ma non possiamo tacere su una sua notazione, che occorra costruire ponti che uniscono invece dei muri che dividono, in cui è chiaro il riferimento critico al muro di difesa che Israele sta terminando per impedire ai terroristi di uccidere quotidianamente civili, come è avvenuto negli ultimi tre anni. Eminenza, i ponti devono unire le due sponde di un abisso, che ha inghiottito migliaia di morti in guerre combattute dagli eserciti ed in guerre che hanno consentito a vili terroristi di assassinare innocenti. Forse, un muro che impedisca ai terroristi di portare a termine i loro piani criminosi di annientamento, può divenire il pilone portante di un ponte che unisca invece i popoli che amano la pace e si rispettano a vicenda. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione del Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.