Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
246 lettere l'accusano di antisemitismo Sandro Viola vuota il sacco (secondo noi molto parzialmente)
Testata:Informazione Corretta Autore: la redazione Titolo: «Cari Lettori, vi rispondo su Israele»
Repubblica di oggi, 9.8.2003, ospita nella pagina dei commenti un articolo di Sandro Viola dal titolo "Cari lettori, vi rispondo su Israele". Un articolo inconsueto, perchè rompe il muro di omertà che i quotidiani rispettano religiosamente quando ricevono lettere di critica dirette ad alcuni fra i loro editorialisti più importanti. Avveniva con Gambino all'Espresso, succede oggi alla Stampa con Igor Man e a Repubblica con Bernardo Valli e, appunto, Sandro Viola. Mai che venga pubblicata una lettera di critica, e dire che ne ricevono valanghe, come ci viene sovente confermato da amici all'interno delle redazioni. Le missive vengono inoltrate al giornalista, anche se spedite con la specifica richiesta di pubblicazione. E' da escludere che tutte siano scritte in toni così volgari o insultanti, anche perchè chi scrive a un giornale sa benissimo che una lettera di insulti non verrà mai pubblicata. Sandro Viola deve averne ricevute davvero tante, ben più delle 246 dichiarate. La sua ostilità a Israele è così palesemente chiara che persino i lettori di Repubblica l'hanno avvertito. Può anche darsi, come Viola scrive, che alcuni l'abbiano tacciato di antisemitismo. In effetti il confine tra l'essere pregiudizialmente contro Israele ed essere antisemiti è molto sottile. Ma Viola, in questa difesa su Repubblica di oggi, nega ogni addebito, quasi come se non ci fossero lì i suoi articoli a dimostralo. I lettori di Informazione Corretta possono verificarlo andandosi a leggere negli archivi tutti i pezzi di Viola, almeno quelli che sono stati oggetto di critica da quando IC esiste. Per i lettori di Repubblica invece, e su questo conta Viola, l'unico effetto sarà l'articolo di oggi. Nel quale, sostanzialmente, Viola si dichiara innocente da ogni accusa sostenendo che la sua posizione è uguale a quella dei pacifisti israeliani e che le mosse di Sharon oggi sono simili alle richieste sempre avanzate da Viola e compagni. Grossolanamente il discorso contiene anche del vero. Peccato però che Viola non si addentri ad esaminare dove realmente sta il suo pregiudizio anti-israeliano. Come Man,Valli e compagnia, la tecnica di chi vuole colpire Israele orientando il favore dei lettori in senso filopalestinese consiste nel sottacere le ragioni di Israele, minimizzare l'impatto del terrorismo sulla sicurezza del paese, adottare un linguaggio che non corrisponde alla realtà (miliziani e militanti al posto di terroristi, resistenza al posto di gruppi criminali,prigionieri al posto di detenuti, le figure dei capi terroristi sempre presentate attraverso le loro posizioni e mai con una definizione critica e potremmo continuare a lungo). La reazione dell'esercito di difesa israeliano presentata sempre non come risposta ad un attacco, quindi legittima, ma come una azione tesa unicamente alla uccisione di palestinesi. Soprattutto nelle titolazioni, ma anche negli articoli, dove ben difficilmente il lettore riesce a capire come sono andate le cose. Viola, come fanno tutti quelli come lui, erge a sua difesa persone e giornali della sinistra israeliana. Ma si guarda bene dal dire che quando quelle stesse persone e quegli stessi giornali esprimono valutazioni molto critiche verso la parte palestinese ( e succede spessissimo) lui e gli altri come lui improvvisamente tacciono. Nulla vedono e nulla sentono. Gli Ha'aretz, i Grossman, gli Oz, gli Yehoshua quando scrivono o si dichiarano critici verso,per esempio Arafat, Viola & C. voltano la testa dall'altra parte, non sentono. E non riferiscono.Il cosidetto "muro" è una invenzione di A.B.Yehoshua, scrittore amatissimo dalla sinitra, eppure Viola si guarda bene dal ricordarlo. E' un gioco sottile. A chi non è abituato ad una lettura critica dei giornali potrà anche sfuggire, ed è su questo che contano i Viola quando scrivono i loro editoriali sempre mirati a colpire Israele. Poi, per un caso fortuito, qualcuno rompe l'incantesimo. Non è vero che i lettori, tutti, approvano e non protestano. Le loro lettere non compaiono nella rubrica delle lettere al direttore, ma arrivano, eccome se arrivano. Sandro Viola, forse stufo di sentirsi guardare storto magari anche da colleghi, ha tentato l'autodifesa. Con qualcuno gli riuscirà, con molti altri, che hanno capito come gioca e scoperto le sue mosse,no. Attendiamo di conoscere le corrispondenze di Igor Man, Bernardo Valli e tutti gli altri che i lettori di IC conoscono bene.Forza, tanto non rischiate nulla. Fate come Viola, ha scritto la sua autodifesa su Repubblica senza concedere a nessuno il diritto di replica. Ah, i grandi giornali democratici di sinistra.....