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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
29.05.2024 Gli Usa difendono Israele
Analisi di Paolo Mastrolilli

Testata: La Repubblica
Data: 29 maggio 2024
Pagina: 15
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «Gli Usa difendono Israele. L’Onu condanna l’attacco»

Riprendiamo da LA REPUBBLICA di oggi, 29/05/2024, a pag. 15, con il titolo "Gli Usa difendono Israele. L’Onu condanna l’attacco" l'analisi di Paolo Mastrolilli.

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Paolo Mastrolilli

John Kirby, consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Usa, ritiene Israele innocente fino a prova contraria per l'incidente di Rafah. Mentre l'ONU, come c'era da attendersi, condanna l'attacco.

Gli Usa difendono Israele, almeno in attesa di conoscere i risultati dell’inchiesta sul raid a Rafah, mentre l’Onu condanna l’attacco che ha fatto vittime civili. Il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, ha detto che il premier Netanyahu non ha violato la linea rossa tracciata dal presidente Biden, perché non ha ancora lanciato un’offensiva di terra totale nella città meridionale di Gaza, come aveva fatto al Nord. Quanto all’attacco che lo stesso leader dello Stato ebraico ha definito un tragico errore, Kirby ha notato che l’inchiesta degli israeliani è in corso, ma al momento la versione è che il raid in cui hanno perso la vita almeno 45 civili era mirato contro due obiettivi legittimi di Hamas ed è stato condotto con le bombe più piccole a disposizione. L’incendio in cui sono morti i civili sarebbe effetto di un’esplosione secondaria. Il dipartimento di Stato ha aggiunto che il bersaglio si trovava un chilometro e 700 metri dalla tendopoli, che non era stata presa di mira. Kirby però ha sottolineato che “l’unico numero accettabile di vittime civili è zero”, e quindi ha ribadito la richiesta a Israele di fare tutto il possibile per evitarle. All’Onu ieri sera si è riunito il Consiglio di Sicurezza dell’Onu a porte chiuse per discutere la crisi, e il segretario generale Guterres ha condannato l’attacco delle forze armate dello Stato ebraico.

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