Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Il mondo si inchina al macellaio iraniano mentre a Gaza mangiano la Nutella Diario di guerra di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 22 maggio 2024 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Il mondo si inchina al macellaio iraniano mentre a Gaza mangiano la Nutella»
Il mondo si inchina al macellaio iraniano mentre a Gaza mangiano la Nutella Diario di guerra di Deborah Fait
Iran in lutto per la morte del presidente Raisi. Per il "boia di Teheran", come era conosciuto in patria e all'estero, per il suo record di condanne a morte. Il mondo terrorista è in lutto, purtroppo anche l'Occidente sembra esserlo. Condoglianze arrivano anche da leader democratici, acritici, agiografici. Eccolo, l'Occidente che non ci piace.
Gli iraniani dell’opposizione e gli esuli, stanno festeggiando per le strade la morte di Ebrahim Raisi, presidente macellaio della Repubblica islamica, morto carbonizzato durante in viaggio in elicottero. Davanti all’ambasciata dell’Iran a Londra e in altre città europee hanno ballato, cantato, festeggiato sventolando le bandiere del loro paese e di Israele, paese che gli oppositori del regime degli ayatollah amano molto. Purtroppo i governi del mondo democratico non hanno avuto il coraggio della gente comune e hanno reso omaggio al defunto. All’ONU si sono alzati in piedi per un minuto di silenzio ma si sa che là dentro la maggioranza degli stati membri ha lo stesso tipo di odio antisemita dei preti iraniani. Mentre tutti i capi di governo ipocritamente si inchinavano a Raisi, il macellaio di Teheran che aveva fatto impiccare migliaia di persone, i giovani iraniani esultavano urlando che il macellaio era tornato alla terra dove, negli anni del suo potere, aveva mandato migliaia di manifestanti. Fuochi d’artificio e feste hanno accompagnato il viaggio del presidente verso l’inferno dove avrà incontrato altri come lui, tipo Arafat, Hitler, e Torquemada. Grande festa nel regno di Satana.
Nel frattempo a Gaza continuano a prendere tutti per il naso. Affamate Gaza, urlano! Tra questi Elia Milani corrispondente da Gerusalemme per Mediaset, tra i maggiori diffusori di numeri falsi, ricevuti direttamente da Hamas. Gaza è allo stremo delle forze, sbraitano. La Corte Penale di Giustizia, tra le altre cose scandalose che i giudici si sono inventati all’Aja, ha accusato Netanyahu di affamare Gaza. Bene, devo ancora vedere un palestinese magro da fame, tutti pasciuti e sazi. Non dico che si divertano , ma la situazione in cui si trovano è solo merito di Hamas che loro hanno votato e sostenuto per quasi 20 anni. La TV israeliana ha fatto vedere un filmato dei depositi di Gaza dove arrivano gli aiuti dal mondo intero. Hanno trovato migliaia di vasetti di Nutella, merendine, centinaia di bottiglie di Coca Cola. Secondo alcuni calcoli, gli aiuti arrivati ai palestinesi negli ultimi quattro mesi basterebbero alle necessità di almeno un anno per 2 milioni di persone. E’ scandaloso tutto questo. Mentre vengono lasciate morire letteralmente di fame e malattie intere popolazioni nei deserti africani, l’Occidente molle e antisemita ingrassa i palestinesi. Lo schifo non potrebbe essere più grande e mi chiedo come sia possibile tanta ipocrisia e tanta infame impudenza. Siccome i palestinesi non sono diversi da altre popolazioni in guerra cui nessuno presta la minima attenzione, devo pensare che sia differente il nemico che hanno dinnanzi. Se il nemico si chiama Israele allora le cose cambiano. Si fa il tifo per il terrorismo e si tenta di condannare una democrazia che si difende dallo sterminio promesso da Hamas, dal Fatah di Abu Mazen, da Hezbollah, dall’Iran mentre il mondo tace e coccole i terroristi con la Nutella.