sabato 13 settembre 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
31.07.2003 L'Italia al secondo posto fra i paesi amici di Israele
la Knesset ha fiducia in Berlusconi e nel suo ruolo di presidente di turno dell'Unione Europea

Testata: Corriere della Sera
Data: 31 luglio 2003
Pagina: 13
Autore: Mara Gergolet
Titolo: «I deputati israeliani: ''Solidali con Berlusconi per il suo equilibrio''»
Come giudica il parlamento israeliano la politica del governo italiano?
Riportiamo l'articolo di Mara Gergolet pubblicato sul Corriere della Sera giovedì 31 luglio 2003.

«La Knesset di Israele esprime il proprio apprezzamento per l’amica Italia, presidente di turno dell’Unione Europea, e per il suo presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che è un vero amico dello Stato di Israele e del popolo ebraico ed è un difensore dei valori della libertà... La Knesset condanna gli attacchi pretestuosi da parte di elementi politici in Europa nei confronti del presidente del Consiglio italiano e del suo governo, attacchi derivanti dalla loro politica responsabile ed equilibrata».
Dopo la «classifica» stilata da Sharon, che ieri alla Casa Bianca ha piazzato l’Italia al secondo posto, tra i «Paesi amici», nominandola subito dopo gli Stati Uniti, anche il Parlamento israeliano lancia un altro segnale di stima verso la posizione assunta da palazzo Chigi sul Medio Oriente: riconoscendole, - come ha sottolineato più volte il premier Sharon, e come ha sintetizzato ieri la mozione approvata dalla Knesset - «un approccio equilibrato sul conflitto arabo-israeliano». Più bilanciato, in altre parole, di quello di altri Paesi europei, la Francia in testa, o della stessa Ue, che qui vengono percepite come troppo filo-palestinesi, troppo remissive con i terroristi. Ed eccolo il punto: «L’auspicio è che durante la presidenza italiana possa avvenire un avvicinamento significativo tra Israele e Ue».
La mozione, presentata dal capogruppo della maggioranza, Gideon Saar («L’ho depositata dopo l’attacco a Berlusconi in Europarlamento, pretestuoso, che voleva colpire la sua linea politica», spiega al telefono), ha raccolto i voti dei partiti di governo e d’opposizione, a dimostrazione che il consenso per il governo Berlusconi è trasversale. Meno forte, la voglia di esprimerlo, lunedì a tarda notte: hanno votato in 13, un miniconclave di delegati: 11 sì, un astenuto, un no.
La luna di miele israeliana con Berlusconi, va ricordato, ha origine in un ripudio: quello di Arafat, che il presidente del Consiglio si è rifiutato di incontrare (come chiedono Sharon e Bush), durante la sua visita a Gerusalemme in giugno, scatenando le ire dell’Eliseo e conseguenti accuse di tradimento della «comune politica europea». Un incidente in buona parte ricomposto con la leadership palestinese (il premier Abu Mazen sarà a Roma a fine agosto), che però allo stesso tempo per gli israeliani è stata la prova certa dell’amicizia.
Premesse che consentono a Berlusconi di muovere con un certo credito in Medio Oriente. Come dice l’ambasciatore Riccardo Sessa, direttore generale della Farnesina per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, a conclusione della sua visita di tre giorni in Israele e nei Territori, «c’è un chiaro riconoscimento del ruolo originale e molto forte dell’Italia, e del suo impegno, in rappresentanza dell’Ue, per l’attuazione della road map».
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione del Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT