Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Omissione: colposa o dolosa? Non è contro Israele? Grazie, non interessa.
Testata:Informazione Corretta Autore: Federico Steinhaus Titolo: «Omissione: colposa o dolosa?»
I nostri media sono molto solerti quando si tratta di dare spazio a prese di posizione europee contro Israele; non lo sono altrettanto quando l' Europa -senti senti !- assume atteggiamenti di segno diverso. Lo scorso 25 giugno, un mese fa, il Consiglio d'Europa ha respinto una richiesta dei paesi arabi che volevano fosse confermato in quella sede il diritto dei profughi palestinesi al ritorno alle loro case (in Israele). Al suo posto, il Consiglio d'Europa ha approvato una risoluzione che chiede ai paesi in cui risiedono i profughi palestinesi di dare loro piena accoglienza, o che in alternativa altri stati (anche europei) si offrano di accoglierli. Ai profughi che risiedono nei paesi arabi, questa risoluzione chiede sia concessa piena parità di diritti. La risoluzione non cita alcuna risoluzione delle Nazioni Unite che si sia occupata di questo problema, e non esprime l'opinione che Israele abbia dei doveri specifici al riguardo. Ma non basta. Medici senza Frontiere, la benemerita associazione che in passato ha avuto modo di criticare aspramente quanto avveniva ai posti di blocco israeliani e per presunte violazioni commesse dai militari israeliani, lo scorso 22 luglio ha pubblicato un rapporto che definisce gli attentati suicidi come crimini contro l'umanità; per rafforzare questa accusa l'associazione ricorda che il 70% dei morti sono civili, in gran parte persone anziane, ragazzi e bambini in tenera età, quasi sempre provenienti dagli strati sociali più umili. L'accusa rivolta alle organizzazioni terroristiche è che questi attentati sono sempre accuratamente pianificati e non sono sporadiche manifestazioni di individui disperati. L'Autorità Palestinese, conclude Medici senza Frontiere, ha una precisa responsabilità morale e politica per aver creato attorno agli attentati suicidi un "clima di immunità". Non suscita meraviglia la risposta dell'Autorità Palestinese: l'unico vero crimine è l'occupazione israeliana. Perfino il prestigioso quotidiano francese Le Monde si è timidamente inserito in questo rovesciamento di fronte: in una revisione critica di libri israeliani e palestinesi, Sylvain Cypel affronta anche il libro di Baruch Kimmerling "Politicidio: la guerra di Sharon contro i palestinesi", e contesta l'autore quando accusa Israele di essere uno stato fascista. Sempre a proposito di uno dei libri esaminati Le Monde scrive che, in Francia, i musulmani costituiscono una minaccia per gli ebrei. Una rondine non fa primavera, e temiamo in base alle passate esperienze che qualche singola audace affermazione che Israele potrebbe anche avere ragione su alcuni argomenti cruciali non sia il preannuncio di una svolta nella politica francese. Ma ci auguriamo, ciò non di meno, che questa schiera di persone oneste si infittisca rapidamente.
