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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
28.07.2003 Torturato e picchiato, ma da chi?
una piccola ma significativa storia palestinese

Testata:Informazione Corretta
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Torturato e picchiato, ma da chi?»
Un palestinese di 31 anni, Afif Barghouti, ha raccontato ad amici e parenti, poi ad un avvocato, poi alla stampa, di essere stato fermato dai militari israeliani al posto di blocco di Qalandiyah domenica 20 luglio; era stato trattenuto, ha detto Barghouti, per oltre 30 ore, legato, picchiato, torturato, tanto che dopo il rilascio aveva dovuto farsi ricoverare all'ospedale di Ramallah.
Ovviamente, la stampa palestinese ha dato un enorme risalto alla vicenda, ripresa anche dalla stampa israeliana. Le tracce dei maltrattamenti, dalla schiena tumefatta alla testa che recava i segni di mozziconi di sigarette spenti sulla pelle,alle mani gonfie tanto da non poterle quasi muovere, tutto lasciava intendere che la storia fosse autentica.
Il comando militare israeliano della zona ha avviato una immediata inchiesta, minacciando severissime punizioni per i responsabili, ha identificato ed interrogato tutti i militari che quella domenica avevano prestato servizio al checkpoint, ed infine ha convocato anche Barghouti, che inizialmente e per due giorni rifiutò di consentire a farsi interrogare e di identificare i militari responsabili dei maltrattamenti.
Fu questo il momento della verità. Barghouti ammise di essere stato sequestrato a torturato per 30 ore non da soldati israeliani in servizio al checkpoint, bensì da militari palestinesi appartenenti alle forze di sicurezza, che lo sospettavano di collaborare con gli israeliani. Il suo avvocato ha poi detto di non capire per quale motivo Barghouti avesse inventato e messo in circolazione quella storia.




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