Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
I lettori ci scrivono, Deborah Fait risponde Lettere a Informazione Corretta
Testata: Informazione Corretta Data: 24 aprile 2024 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «I lettori ci scrivono, Deborah Fait risponde»
Un cambio di regime in Iran?
Protesta contro il velo in Iran
Cara Deborah,
mi chiedo, e le chiedo, se sia plausibile - piuttosto che un attacco israeliano mirato alle centrali iraniani di arricchimento dell'uranio e/o alle basi dei guardiani della rivoluzione sparse tra Iraq, Siria, e Libano - fomentare ed aiutare una controrivoluzione interna accompagnata da un intervento militare congiunto di Israele-USA, etc che dia manforte e coraggio ai coraggiosi iraniani che si ribellano. Mi rendo conto che, da una punto organizzativo, la cosa sia alquanto complessa, ma, in fondo, estirperebbe il male alla radice...
Cosa ne pensa?
Un cordiale SHALOM
Tullio Ceccherini-Silberstein
Gentile Tullio,
La sua sarebbe una bella idea se fosse possibile realizzarla. L’Iran ha 88 milioni di abitanti e, anche se un numero consistente è contro il regime degli ayatollah, temo che la maggioranza sia divisa tra quelli che lo sostengono e altri che lo subiscono passivamente. Abbiamo visto come è finito il movimento Onda Verde del 2009 che, dopo aver ottenuto le dimissioni di Ahmadinejad, non ha potuto evitare che il paese finisse dalla padella nella brace. Oggi, dopo tanti morti, soprattutto donne, da cui partono sempre le rivoluzioni per i diritti civili, abbiamo in Iran un presidente Raisi, ultra conservatore, e una guida suprema, Alì Khamenei. Se tutto il popolo non ha approfittato di quelle rivolte coraggiose per compattarsi e far cadere il regime, temo che nessuna coalizione occidentale potrebbe aiutarli. Il male che emana l’Iran è purtroppo contagioso e sta contaminando il mondo.
Un cordiale shalom