Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Lo Scià in esilio invita le truppe alla diserzione Resistenza iraniana con Israele e contro gli ayatollah
Testata: Libero Data: 15 aprile 2024 Pagina: 5 Autore: Redazione di Libero Titolo: «Reza Pahlavi, lo scià in esilio, invita le truppe alla diserzione»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 15/04/2024, a pag. 5, il redazionale dal titolo "Reza Pahlavi, lo scià in esilio, invita le truppe alla diserzione".
Reza Pahlavi, il figlio dello scià di Persia in esilio, invita le truppe iraniane alla diserzione, schierandosi apertamente dalla parte di Israele contro un regime che «per 45 anni ha imposto guerra, crisi e sanzioni al popolo iraniano»
Dall’esilio, il principe Reza Ciro, erede della dinastia Pahlavi e pretendente al trono di Teheran, chiama i connazionali alla rivolta contro la Repubblica Islamica, regime antiraniano che «per 45 anni ha imposto guerra, crisi e sanzioni al popolo iraniano» e avverte «il leader del regime di astenersi dalla follia e di non trascinare l’Iran in guerra con le sue politiche espansionistiche e traditrici. Khamenei e il suo regime hanno trasformato l’Iran in un Paese arretrato e isolato, e coinvolgendo la nazione in un'altra guerra, aggiungono solo calamità ai mali degli iraniani». «La guerra di Khamenei non è la guerra dell'Iran, né del popolo iraniano. Credo che una parte significativa delle forze militari del paese e le loro famiglie siano contrarie a impegnarsi in una tale guerra. Chiedo alle forze militari e di sicurezza fedeli all'Iran, non alla repubblica anti-iraniana, di opporsi alla follia di Khamenei e delle sue guardie. Oggi è il momento della solidarietà nazionale per salvare la patria», conclude Pahlavi.
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