Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Lo Scià in esilio invita le truppe alla diserzione Resistenza iraniana con Israele e contro gli ayatollah
Testata: Libero Data: 15 aprile 2024 Pagina: 5 Autore: Redazione di Libero Titolo: «Reza Pahlavi, lo scià in esilio, invita le truppe alla diserzione»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 15/04/2024, a pag. 5, il redazionale dal titolo "Reza Pahlavi, lo scià in esilio, invita le truppe alla diserzione".
Reza Pahlavi, il figlio dello scià di Persia in esilio, invita le truppe iraniane alla diserzione, schierandosi apertamente dalla parte di Israele contro un regime che «per 45 anni ha imposto guerra, crisi e sanzioni al popolo iraniano»
Dall’esilio, il principe Reza Ciro, erede della dinastia Pahlavi e pretendente al trono di Teheran, chiama i connazionali alla rivolta contro la Repubblica Islamica, regime antiraniano che «per 45 anni ha imposto guerra, crisi e sanzioni al popolo iraniano» e avverte «il leader del regime di astenersi dalla follia e di non trascinare l’Iran in guerra con le sue politiche espansionistiche e traditrici. Khamenei e il suo regime hanno trasformato l’Iran in un Paese arretrato e isolato, e coinvolgendo la nazione in un'altra guerra, aggiungono solo calamità ai mali degli iraniani». «La guerra di Khamenei non è la guerra dell'Iran, né del popolo iraniano. Credo che una parte significativa delle forze militari del paese e le loro famiglie siano contrarie a impegnarsi in una tale guerra. Chiedo alle forze militari e di sicurezza fedeli all'Iran, non alla repubblica anti-iraniana, di opporsi alla follia di Khamenei e delle sue guardie. Oggi è il momento della solidarietà nazionale per salvare la patria», conclude Pahlavi.
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