Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
France Insoumise, partito di estrema sinistra pro Hamas Editoriale del Foglio
Testata: Il Foglio Data: 01 febbraio 2024 Pagina: 3 Autore: Editoriale Titolo: «France insoumise, partito non grato»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 01/02/2024, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "France insoumise, partito non grato".
France Insoumise: il partito di estrema sinistra francese si rifiuta di definire Hamas un'organizzazione terroristaJean-Luc Mélenchon ha preso il 22% dei voti alle presidenziali del 2022. Povera Francia.
Il prossimo 7 febbraio, nel cortile degli Invalides a Parigi, si terrà un omaggio nazionale in onore delle vittime del massacro perpetrato da Hamas lo scorso 7 ottobre. Un omaggio fortemente voluto dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, per manifestare la vicinanza della République a Israele, ma anche alla comunità ebraica in Francia. L’inquilino dell’Eliseo ha invitato tutte le forze politiche e i rappresentanti istituzionali alla cerimonia, ma le famiglie di alcune vittime franco-israeliane chiedono che la France insoumise (Lfi), il partito della sinistra radicale guidato da Jean-Luc Mélenchon, venga escluso. “Noi, famiglie delle vittime dei terroristi di Hamas, chiediamo solennemente che alla France insoumise sia vietata la partecipazione all’omaggio nazionale che sarà reso alle 42 vittime franco-israeliane del 7/10”, hanno scritto cinque famiglie, sostenute dal collettivo No Silence, in una lettera inviata all’Eliseo. “Tra indecenza, mancanza di rispetto, relativismo e negazionismo, la France insoumise e i suoi portavoce hanno fatto commenti estremamente gravi dopo il pogrom del 7 ottobre”, hanno aggiunto. Mélenchon e compagni si sono sempre rifiutati di qualificare Hamas come un’organizzazione terroristica, lasciando intendere che Israele se l’è cercata. Lo scorso 23 gennaio, la capogruppo dei deputati Lfi, Mathilde Panot, ha annunciato che avrebbe partecipato alla cerimonia: “Ho chiesto che venga reso omaggio a tutte le vittime francesi di questa guerra in medio oriente”. Ma la sua presenza, secondo le famiglie, “costituirebbe un insulto alla memoria delle vittime”, perché il partito mélenchonista “ha una responsabilità molto pesante nell’esplosione della giudeofobia nel nostro paese ed è definitivamente marchiato con il sigillo dell’infamia”. Olivier, cugino della famiglia Dan-Kalderon (due membri sono stati uccisi durante l’attacco e altri tre presi in ostaggio), ha implorato sul Parisien il presidente Macron: “Non vogliamo che Lfi disonori le vittime del 7 ottobre”.
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