Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Putin: bombe su Kiev, oppositori in manicomio Cronaca di Mauro Zanon
Testata: Libero Data: 30 dicembre 2023 Pagina: 15 Autore: Mauro Zanon Titolo: «Bombe su Kiev, oppositori in manicomio»
Riprendiamo LIBERO di oggi, 30/12/2023, pag.15, con il titolo "Bombe su Kiev, oppositori in manicomio". La cronaca di Mauro Zanon
Mauro Zanon
Kiev sotto le bombe di Putin
«Non abbiamo mai visto così tanti missili contemporaneamente sui nostro monitor». Sono le parole di YuriyIhnat, portavoce dell’Aeronautica militare ucraina, in seguito alla pioggia di bombardamenti russi che ha colpito l’Ucraina nella notte tra giovedì e venerdì, da Kiev a Leopoli, passando per Kharkiv, Sumy, Odessa, Zaporizhzhia e Dnipro. «Sono stati lanciati Daggers, missili balistici, S-300, missili da crociera, UAV, X-22 o X-32. Circa 18 bombardieri strategici hanno tirato X-101-X-505», ha aggiunto Ihnat.
Il bilancio provvisorio, annunciato ieri dal ministero dell’Interno ucraino, è di 22 persone uccise e 132 ferite. «Un totale di circa 110 missili sono stati lanciati contro l’Ucraina, causando morti e feriti», ha scritto su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che «la Russia ha usato quasi ogni tipo di arma del suo arsenale» e che Kiev non tarderà a reagire.
«Risponderemo agli attacchi terroristici. E continueremo a combattere per la sicurezza del nostro intero Paese, di ogni città e di ogni cittadino. Il terrore russo deve perdere e perderà», ha tuonato Zelensky.
A causa dei bombardamenti, sono stati registrati diversi blackout e migliaia di persone sono rimaste al buio e senza riscaldamento. Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un comunicato nel quale ha sottolineato che «tutti gli obiettivi sono stati colpiti» e che Mosca ha effettuato più di 50 attacchi, tra cui uno «più ampio» in Ucraina tra il 23 e il 29 dicembre contro siti di infrastrutture militari, depositi di munizioni e luoghi in cui erano schierati soldati ucraini e mercenari stranieri. I missili lanciati dalle forze armate russe hanno colpito anche un ospedale ostetrico e un centro commerciale a Dnipro. «Siamo stati al fianco dell’Ucraina fin dal primo giorno della guerra di aggressione della Russia» e «continueremo a sostenerla per tutto il tempo necessario», ha commentato su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Sempre ieri la Polonia ha annunciato che un oggetto volante non identificato è entrato nel suo spazio aereo dall’Ucraina. «Tutto indica che un missile russo è entrato nello spazio aereo della Polonia. Lo abbiamo individuato con il radar. Poi ne è uscito» immediatamente in direzione dell’Ucraina, ha dichiarato il capo di Stato maggiore dell’esercito polacco, il generale Wieslaw Kukula.
Si aggrava, nel frattempo, la persecuzione degli oppositori politici in Russia, col ritorno degli ospedali psichiatrici. Ksenia Fadeyeva, ex consigliera comunale vicina all’oppositore russo Alexei Navalny, è stata condannata a 9 annidi carcere a Tomsk, in Siberia, con l’accusa di aver «creato un’organizzazione estremista». Come lei anche la dissidente Viktoria Petrova, arrestata e accusata di aver diffuso «notizie false» sull’esercito russo per dei post sui social media che condannavano la guerra in Ucraina. Poiché Petrova non ha abbandonato le sue opinioni in prigione, un comitato psichiatrico l’ha dichiarata «legalmente incompetente». La corte, tuttavia, l’ha comunque ritenuta colpevole di pubblicare consapevolmente informazioni false ed è stata condannata a un trattamento psichiatrico obbligatorio «potenzialmente indefinito».
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