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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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L'Opinione Rassegna Stampa
26.06.2003 Israel Day in Francia
I francesi sfilano contro la politica filoaraba di Chirac e contro l'antisemitismo

Testata: L'Opinione
Data: 26 giugno 2003
Pagina: 2
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «La Francia fa il suo Israel Day: in 40 mila contro la politica filoaraba di Chirac»
Riportiamo un articolo di Dimitri Buffa pubblicato su L'Opinione giovedì 26 giugno 2003.
Anche la Francia ha avuto il proprio "Israel Day".
40 mila persone hanno sfilato infatti domenica a Parigi per protestare
contro la folle politica filoaraba di Chirac e per manifestare amicizia
verso gli ebrei francesi e lo stato di Israele, troppo spesso bistrattati
negli scorsi due anni, dall'11 settembre in poi, in quella che è stata forse
la più grossa ondata di antisemitismo montante dagli anni '30 in Francia.
Erano ventidue anni che una simile manifestazione non aveva mai avuto luogo
in terra francese. L'ultima infatti risaliva al 1981, altro annus horribilis
per gli ebrei francesi e per Israele, stato all'epoca incolpato per sentito
dire e senza informarsi del degenerare della guerra in Libano.
D'altronde il pendolo è sempre stato oscillante tra gli interessi nazionali
francesi, petrolio e dominio commerciale sulle ex colonie di Siria e Libano,
e un sincero amore per Israele dovuto anche a una delle più organizzate
comunità d'Europa.
La manifestazione si è svolta alle porte di Versailles, ex città imperiale
vicino a Parigi, e ha visto anche la partecipazione applauditissima del
ministro degli interni Nicolas Sarzoky, che ha promesso da oggi in poi il
pugno di ferro contro gli antisemiti di Francia, specie quelli di origine
araba che fagocitano tanto gli estremisti di destra quanto quelli di
sinistra. Un po' come accade qui da noi con il pretesto della causa
palestinese: la kefiah è sempre un buon alibi per l'antisemita post moderno.
All'Israel day francese ha partecipato anche l'attuale ministro degli esteri
israeliano Benyamin Netanyahu, premier nel 1987 della prima coalizione di
destra a vincere le elezioni dal giorno della proclamazione dell'indipendenza dello stato ebraico nel maggio 1948.
Slogan contro l'ipocrisia della posizione e della politica anti americana di
Chirac in occasione della recente guerra di liberazione anglo americana
dell'Iraq si sono anche sentiti, ma la cifra della manifestazione era
l'essere pro qualcosa e non contro qualcuno.
Comunque il significato politico della sfilata non potrà essere ignorato
visto che vi hanno partecipato esattamente il doppio di coloro che scesero
in piazza dietro a Giuliano Ferrara e Massimo Teodori per l'Israel day
italiano l'anno scorso.
E anche le parole pronunziate dal ministro dell'interno Nicolas Sarzoky
saranno ricordate per molto tempo e non tra i discorsi retorici di
repertorio: "quando un ebreo è perseguitato perchè ebreo, non è più solo un
problema della comunità ebraica, ma diventa un problema di tutta la comunità
nazionale: l'antisemitismo infatti è oggi un problema di tutta la
repubblica.. questo non perchè la Francia sia un paese particolarmente
antisemita, ma perchè comunque l'antisemitismo anche da noi esiste e
dobbiamo vigilare e combatterlo". E che il problema esiste Sarkozy lo sa più
di qualunque altro visto che fu lui a trasmettere a Chirac per conoscenza il
dossier in materia del centro Simon Wiesenthal di Parigi che descriveva
qualcosa come 500 episodi di intolleranza anti ebraica solo negli ultimi tre
anni. Dallo scoppio della seconda intifada a oggi.
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