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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
21.12.2023 18 iraniane uccise dagli ayatollah
Cronaca di Greta Privitera

Testata: Corriere della Sera
Data: 21 dicembre 2023
Pagina: 19
Autore: Greta Privitera
Titolo: «Impiccata Samira, ex sposa bambina. Il silenzio del mondo è stato fatale»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 21/12/2023, a pag. 19, con il titolo "Iran, torna in strada la polizia della moralità contro le donne" la cronaca di Greta Privitera.
greta privitera - Giornalista - Corriere della Sera | LinkedIn
                Greta Privitera
 
 
Il leader supremo Khamenei, a capo del regime sanguinario iraniano
Il leader supremo Khamenei, guida del regime sanguinario (e patriarcale) iraniano

In Iran quando una donna maltrattata chiede aiuto, la polizia non può entrare in casa. Per la legge iraniana i parenti della vittima possono scegliere se concedere o meno la grazia. Ma alla fine, nemmeno la rinuncia più dolorosa che Samira potesse fare è bastata, e per lei hanno scelto l’impiccagione. «Il silenzio degli ultimi giorni è stato fatale», dice al Corriere Mahmood Amiry-Moghaddam, fondatore della Ong Iran Human Rights. L’opinione pubblica internazionale sembra non capire che quando spegne la luce sul nostro Paese, la dittatura fa quello che vuole». Sempre Amiry-Moghaddam: «In queste storie, è importante non incolpare la famiglia che non concede la grazia, o si rischia di fare il gioco della Repubblica islamica che scarica la responsabilità sui cittadini. Gli unici boia sono loro che usano le impiccagioni per terrorizzare il popolo. Samira è stata vittima dell’apartheid di genere su cui si fonda il regime: matrimonio da bambina, violenza domestica, e oggi uccisa dalle autorità incompetenti e corrotte». Nel 2023, in Iran, sono state impiccate 18 donne. Nell’ultimo anno segnato dalle proteste dopo l’uccisione di Mahsa Amini, sono state giustiziate 702 persone, quasi cento in più rispetto l’anno precedente. A novembre, 79. La storia di questa ragazza racconta anche un’altra ingiustizia che avviene con il consenso del regime: il fenomeno delle spose bambine. L’età legale del matrimonio per le ragazze è 13 anni, ma se padre o nonno paterno sono d’accordo, possono sposarsi anche molto prima.

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