Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
In memoria di Bianca Kauders bruciata viva su di un autobus a Gerusalemme
Testata:Informazione Corretta Autore: la redazione Titolo: «In memoria di Bianca Kauders»
Sulla morte di Bianca Kauders pubblichiamo due articoli. Il primo della nostra corrispondente Deborah Fait. Il secondo di Dimitri Buffa, uscito su Libero il 14.6.2003 L'avevo conosciuta alcuni anni fa a casa del fratello, a due passi da casa mia, qui a Rehovot. Una signora tranquilla, schiva, un po' timida. Parlava dei suoi nipotini e aveva accanto il figlio, un ragazzo diverso molto attaccato alla mamma che era palesemente il suo unico punto di riferimento. Bianca era nata a Fiume e la sua famiglia aveva vissuto le tragedie di tutti gli ebrei europei, fughe e trasferimenti di citta' in citta', di paese in paese fino a quando nel 1968 e' salita in Israele e qui l'attendevano altre tragedie, altre guerre e altre paure, Il destino degli ebrei. Chi la conosceva sa che era una persona gentile che aveva dedicato la sua vita alla famiglia e al figlio che piu' di ogni altro aveva bisogno di lei. Mercoledi' Bianca era in compagnia di un'altra mamma che come lei si occupava dell'Istituzione per ragazzi autistici, sono salite sull'autobus e con loro e' salito un giovane travestito da ebreo religioso. Lo avranno notato? Lo avranno guardato? forse gli avranno anche sorriso, chissa', forse avranno guardato in faccia il loro assassino inconsapevoli di essere , insieme ad altre 15 persone , le prossime vittime dell'odio. Una mamma e una nonna come tante, una mamma che aveva ancora tanto amore da dare, una nonna che avrebbe voluto veder crescere i suoi nipotini, quei nipotini di cui mi parlava , sorridendo, un sabato di tanti anni fa. Aveva vissuto le vicissitudini del popolo ebraico , Bianca, e lo ha fatto inconsapevolmente fino alla fine quando, come fosse predestinata, ha condiviso fino all'estremo il destino degli ebrei, essere assassinati per odio. Semplice inutile maledetto odio. In nome di questo odio "ammazzeremo fino all'ultimo ebreo" Bianca e' stata disintegrata, e' stata spazzata via dalla sua famiglia e da quel figlio che ai funerali piangeva inconsolabile. L'hanno riconosciuta dall'esame del DNA perche' il suo assassino, come i nazisti, ha voluto cancellarla col fuoco.
Zichrona' li vracha' , riposa in pace, Bianca Kauders, assassinata e innocente come un fiore.
Deborah Fait BIANCA KAUDERS: IL MARTIRIO DI UNA MADRE TIMIDA CHE PENSAVA SOLO AL FIGLIO AUTISTICO
Mercoledì 11 giugno 2003 la signora Bianca Shaurur Kauders era in compagnia di un'altra mamma che come lei si occupava di un'istituzione per ragazzi autistici: avevano in comune infatti di essere madri di giovani che hanno lo stesso handicap del protagonista del bellissimo film "Rain man" impersonato da Dustin Hofmann. Ragazzi intelligentissimi che però sono impossibilitati a comunicare. E che spesso hanno bisogno dei loro parenti stretti anche per le esigenze primarie. Sono salite sull'autobus 14, la linea che porta proprio a quell'istituto dove entrambi i loro ragazzi vengono amorevolmente assistiti. Il destino, avverso, ha preso le apparentemente innocue sembianze di un giovane travestito da ebreo religioso. Improvvisamente quest'uomo si è rivelato essere un kamikaze di Hamas facendosi esplodere e uccidendo con sè altre sedici persone tra cui Bianca e la sua amica. Ieri il sindaco di Gerusalemme Lupolianski ha ricordato questo tragico particolare durante la cerimonia funebre svoltasi a Har Ha Menuchot in Beit Haespedim alle ore 11,30. E ha anche raccontato la tragedia di una donna molto buona e timida, dai bei capelli rossi, che da oltre dieci anni si dedicava a questo figlio per cui adesso si sta mobilitando anche la comunità ebraica di Trieste e di Milano, luoghi italiani dove ancora vivono i parenti della povera signora Bianca. Bianca infatti era la sorella della moglie del figlio del vecchio rabbino di Trieste Nissim. Lei emigrò in Israele nella "alyà" del 1968, quella che seguì la guerra dei sei giorni dell'anno prima, quando tanta gente credette nel sogno della terra promessa spostandosi spesso su invito di altri parenti. Bianca Kauders, era nata a Fiume e vissuta e cresciuta a Milano, con la sorella Mirella e il fratello Vittorio. Chi la conosceva bene come il signor Shimon Fargion racconta adesso su internet di quando andavano scuola insieme al Bethhakeneseth di Via Cellini a Milano. Poi la "alya'" o "salita", cioè l'emigrazione di un ebreo in Israele. la famiglia, dopo i funerali, si è chiusa nel silenzio di Shivà, cioè il periodo di lutto che dura sette giorni, che coincidenza ha voluto iniziasse di shabat, il sabato ebraico che comincia al tramonto del venerdì . Ora per sette giorni aspetteranno seduti per terra e scalzi parenti e amici dividendo con loro, oltre al dolore, il sale e il pane azzimo. Il grande problema però è proprio questo ragazzo 22 enne, di cui non viene fatto il nome per evitargli ulteriori turbamenti: è, come si diceva, molto intelligente, ma come tutti gli autistici aveva un preciso punto di riferimento e adesso un terrorista assassino che credeva di agire per il bene del popolo palestinese glielo ha portato via. Che ne sarà di lui? In Israele ci penseranno i parenti che forse lo porteranno a vivere con loro a Gerusalemme o a Rehovot. Ma i parenti adesso hanno un grave problema: come farà quel ragazzo a comunicare ora che se ne è andata via in quel modo la madre? Già dieci anni orsono quando morì il padre, il giovane ebbe un trauma che solo l'amore della signora Bianca era riuscito a fargli superare. Adesso i parenti, a cominciare dal fratello Vittorio, sono semplicemente disperati all'idea di dover fare sapere al giovane che la sua mamma non tornerà mai più. E al pensiero delle possibili conseguenze che vanno dalla depressione all'anoressia. Ma tutti questi pensieri ai terroristi (e ai loro simpatizzanti europei) che credono sia giusto combattere per la libertà della Palestina ammazzando gente inerme e magari anche infelice nemmeno li sfiorano. DIMITRI BUFFA