Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Se questa è la 'totale condanna' di Hamas da parte di Amnesty & Co. Analisi di Marco Paganoni, da Israele.net
Testata: israele.net Data: 04 novembre 2023 Pagina: 1 Autore: Marco Paganoni Titolo: «Se questa è la 'totale condanna' di Hamas da parte di Amnesty & Co.»
Se questa è la 'totale condanna' di Hamas da parte di Amnesty & Co.
Analisi di Marco Paganoni, da Israele.net
Marco Paganoni
Ci hanno messo la firma tre rappresentanti di livello nazionale: di Amnesty International Italia, della Rete Pace e Disarmo e delle Organizzazioni Italiane di Cooperazione e Solidarietà Internazionale. Nella loro lettera, pubblicata lo scorso 30 ottobre dal Corriere della Sera, respingono indignati l’insinuazione che i loro enti non abbiano espresso una “totale condanna dei crimini di guerra di Hamas”. Espressa la totale condanna, sono passati ad enunciare ciò che chiedono con altrettanto vigore: “la fine dell’assedio di Gaza, il cessate il fuoco, l’apertura di tutti i valichi, l’ingresso degli aiuti umanitari” e infine, bontà loro, “la liberazione degli ostaggi”. Ripetiamo bene: fine dell’assedio, cessate il fuoco, apertura di tutti i valichi. Avrebbero potuto dire più semplicemente: resa di Israele e vittoria per Hamas. Che a quel punto, dobbiamo credere, libererà senz’altro tutti gli ostaggi. Poi crederemo anche a Babbo Natale. Saremo scusati se dubitiamo assai che la canaglia nazi-islamista di Hamas sia turbata e intimorita da questa “totale condanna” di Amnesty & Co. che, espressa in questi termini, appare per quello che è: solo chiacchiere e distintivo.