Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Chi comanda in Palestina? Il governo palestinese secondo il capo d'ufficio politico dell'Olp Faruoq Al-Qaddoumi
Testata:Informazione Corretta Autore: Federico Steinhaus Titolo: «Chi comanda in Palestina?»
Riportiamo alcuni passaggi di una intervista rilasciata da uno dei personaggi -chiave della recente storia della Palestina, che gettano una luce sinistra sullo scenario interno e sulla libertà di movimento del governo di Abu Mazen. Leggendo queste dichiarazioni, si notano sullo sfondo i segni di una lotta per il potere che contrappone frontalmente una gestione autocratica, basata sulla prosecuzione del terrore e della lotta armata, ad una visione profondamente diversa dei rapporti futuri di coesistenza nella regione.
Il 23 Maggio 2003, il capo dell'ufficio politico dell'OLP Farouq Al-Qaddoumi è stato intervistato dal quotidiano londinese in lingua araba Al-Sharq Al-Awsat. Nel Maggio 2001 Al-Qaddoumi incitò ad attaccare gli interessi statunitensi ed europei in Medio Oriente. Quelli che seguono sono estratti dall'intervista di Al-Qaddoumi su Al-Sharq Al-Awsat.
Domanda: "Qual è la natura dei Suoi rapporti - in qualità di Ministro degli Esteri dello Stato di Palestina - con il Ministro degli Esteri dell'ANP? C'è una sovrapposizione o una divisione dei ruoli?"
Al-Qaddoumi: "No. Gli Accordi del Cairo del 1994 e, prima di quelli, nel 1993, così come gli Accordi di Washington nel 1995, hanno stabilito che l'ANP non ha autorità negli affari esteri e nessun diritto di stabilire ambasciate e consolati, nè di condurre attività diplomatiche all'estero. [Di conseguenza], l'OLP, in qualità di rappresentante [dell'ANP] conduce le trattative e firma gli accordi internazionali. Comunque, se ci sono paesi che nominano rappresentanti [dell'ANP], allora l'ANP ha il diritto di comunicare con questi rappresentanti, dal momento che questa non viene considerata attività diplomatica. Prima del ritorno di Abu 'Ammar (Arafat) [nei territori], il Comitato Esecutivo [dell'ANP]... ha deciso che Abu 'Ammar (Arafat) avrebbe diretto l'ANP. Quindi è stato eletto e le elezioni sono state un affare interno [palestinese], così noi [l'OLP] siamo la [principale] fonte di autorità. L'ANP non dovrebbe prendere decisioni riguardanti le questioni internazionali senza l'approvazione del Comitato Esecutivo [dell'OLP], che ha nominato Abu Mazen, in qualità di membro del comitato, come Primo Ministro."
"Non capisco perché [l'ufficio] diretto da Nabil Sha'ath sia stato chiamato Ministero delle Relazioni Esterne. Voglio dire, se Dio vorrà, fra pochi anni [avremo] uno Stato con delle relazioni estere [ma per il momento non ce l'abbiamo]. Voglio far notare che il Consiglio Nazionale, nella sua 19ma sessione del 10 Novembre 1988, ha deciso di considerare il Comitato Esecutivo dell'OLP come un Governo di transizione. Abu 'Ammar (Arafat) è stato eletto al comando del Governo e io sono stato eletto Ministro degli Eseri... E' stato inoltre deciso che la costituzione completa del Governo sarebbe stata completata [in futuro]. [Questo è il motivo per cui] quando gli [accordi] di Oslo sono stati firmati e [gli altri accordi] sono stati firmati, il Comitato Esecutivo [dell'OLP] ha deciso che non avrebbe più potuto evitare di avere altri ministeri, o di [istituire] un altro corpo all'interno dell'ANP. Abbiamo chiamato quel corpo 'ministeri'. Ma in linea di principio non sono ministeri; [anche] negli accordi non vengono chiamati ministeri, perché [l'OLP] è la fonte del potere politico e legislativo."