Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Protesta e terrorismo C'è una bella differenza ma Viola non la vede
Testata: La Repubblica Data: 09 giugno 2003 Pagina: 1 Autore: Sandro Viola Titolo: «Il ricatto dei Falchi»
La testata apre con un titolo che confonde volutamente il lettore: " Israele, attacco alla pace", inoltre, come potevano sapere che Berlusconi non avrebbe incontrato Abu Mazen: preveggenza o augurio? Riporiamo dall'editoriale in prima pagina di Sandro Viola: Gli estremisti dell'uno o dell'altro versante sono entrati in azione, hanno sparato e ucciso, con l'intento d'interrompere il dialogo e rimettere in moto la spirale della violenza. Sicché dopo l'incontro di Aqaba, dopo la stretta di mano tra Ariel Sharon e il palestinese Abu Mazen, la domanda non era "se" gli estremisti avrebbero attaccato, ma "quando" e "come". E adesso lo sappiamo. Gli estremisti israeliani, i coloni, hanno semplicemente manifestato il loro dissenso in modo civile. Una democrazia rispetta le idee di tutti e ne prende atto. Me è il suo governo che decide la politica che si deve fare. In campo palestinese Abu Mazen ordina il cessate il fuoco, ma i terroristi, Arafat compreso, sparano e uccidono. Far finta che questa differenza non esista, come fa Viola, significa fare disinformazione. Gli estremisti palestinesi invece sono ben altra cosa: attentatori che cercano di eliminare non solo soldati ma anche la popolazione civile. Dall'altra gli estremisti, i fanatici, gli irriducibili, che sostengono di volere la fine dell'occupazione israeliana, Ancora non ha imparato la parola giusta per definire queste persone: terroristi vedersi ammazzare cinque giovani soldati nel momento stesso in cui s'è cominciato a parlare di pace, è infatti evidente che una reazione eccessiva, simile alle tante che in questi trenta mesi hanno messo a ferro e fuoco le città e i villaggi di Palestina, dimostrerebbe che Sharon non attendeva che una provocazione per poter bloccare la trattativa. Staremmo sfiorando il ridicolo se le parole di Viola non fossero anche un offesa verso la verità. Chiunque abbia segiuto i fatti avvenuti dopo la stretta di mano di Aqaba sa da che parte stanno torto e ragione. Il campo sembra confondere solo Sandro Viola. Abu Mazen sa bene come gli attentati terroristici mirino a demolirne la credibilità nei confronti di israeliani e americani, demolizione cui sta mettendo mano, forse, anche Arafat. Si può anche togliere il forse.
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