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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Repubblica Rassegna Stampa
10.10.2023 Zaki in ansia per Gaza attacca Israele
Cronaca di Sara Bernacchia, Zita Dazzi

Testata: La Repubblica
Data: 10 ottobre 2023
Pagina: 15
Autore: Sara Bernacchia, Zita Dazzi
Titolo: «Zaki in ansia per Gaza attacca Netanyahu: 'Serial killer'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi 10/10/2023, a pag.15, con il titolo "Zaki in ansia per Gaza attacca Netanyahu: 'Serial killer' " la cronaca di Sara Bernacchia, Zita Dazzi.

Il presidente dell'Egitto Al Sisi grazia Patrick Zaki: l'attivista torna  libero, lungo applauso del Senato
Patrick Zaki

MILANO — C’è anche Patrick Zaki, attivista per i diritti umani ed ex studente dell’Alma Mater di Bologna, fra quanti in queste ore solidarizzano con i palestinesi di Gaza, più che con gli israeliani. Zaki, che da duegiorni rilancia su Twitter notizie sui civili che muoiono nei bombardamenti, è arrivato a definire sul social Netanyahu «serial killer». E frasi analoghe arrivano dalle scuole di Milano, dal Severi Correnti al Setti Carraro. «Quant’è bello quando brucia Tel Aviv» è la scritta choc che campeggia su una foto di palestinesi esultanti, in una “storia” Instagram pubblicata da Kurva Manzoni Antifa, gruppo di studenti dell’antico liceo classico frequentato dalla borghesia milanese, e da moltissimi ragazzi di religione ebraica. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, appena lo viene a sapere, chiede un’ispezione dell’Ufficio scolastico regionale e un’indagine della Procura «nelle scuole in cui sarebbero avvenuti gli episodi di incitamento all’odio razziale». E in visita alla scuola ebraica di Milano, rincara la dose: «L’azione di Hamas è infame, queste persone devono essere perseguite dalla Procura della Repubblica e spero finiscano in prigione, sono di mentalità nazista, personaggi che devono essere isolati e condannati senza se e senza ma». Con un tweet interviene anche il ministro Matteo Salvini, iscritto da giovane alManzoni. A questo punto, gli studenti del classico di via Orazio precisano la posizione: «Ci sono state messe in bocca parole non nostre, sono affermazioni di pagine social che non vengono da noi — si legge nel comunicato del “Collettivo politico” del Manzoni — Affermazioni dalle quali prendiamo nettamente le distanze. La guerra va condannata sempre, in ogni sua forma. Teniamo tuttavia a sottolineare che le violenze e i bombardamenti che i palestinesi subiscono vengono ignorati dalla stampa occidentale. Antisionismo non è antisemitismo». Nel pomeriggio arriva un tentativo di marcia indietro di uno dei gruppi che aveva lanciato messaggi pro Hamas: «Non siamo per niente felici per le vittime civili, né rivendichiamo alcun festeggiamento per la morte di bambini innocenti — posta su Instagram il gruppo “Manzoni Memes” — quel che sottolineiamo è la ritrovata forza di un popolo oppresso che ha finalmente rialzato la testa». La Digos è al lavoro, ma dai primi accertamenti sembra che l’episodio sia riconducibile a un solo studente “politicizzato” del Manzoni — non ancora identificato — e non a un Collettivo.

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