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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
13.09.2023 Ue, sì all'Ucraina?
Cronaca di Francesca Basso

Testata: Corriere della Sera
Data: 13 settembre 2023
Pagina: 13
Autore: Francesca Basso
Titolo: «Von der Leyen pronta a rilanciare l'allargamento all'Ucraina»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 13/09/2023, a pag.13 con il titolo 'Von der Leyen pronta a rilanciare l'allargamento all'Ucraina' la cronaca di Francesca Basso.

Intelligenza artificiale, von der Leyen:
Ursula von der Leyen

In che modo l'UE sostiene l'Ucraina | Attualità | Parlamento europeo

STRASBURGO C’è attesa per il Discorso sullo Stato dell’Unione che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen pronuncerà questa mattina a Strasburgo davanti alla plenaria del Parlamento Ue. È l’ultimo discorso di questa legislatura, a giugno si terranno le elezioni europee che rinnoveranno l’Eurocamera. L’intervento durerà circa 67 minuti, spiegava ieri un alto funzionario Ue anticipando i principali contenuti. Il discorso sarà diviso in due: le promesse politiche mantenute (con il 90% delle proposte legislative annunciate) e le priorità. Il futuro dell’Unione — che continuerà a garantire il pieno sostegno a Kiev — si gioca sull’allargamento, questa è la grande sfida perché non sono solo i Paesi che vogliono entrare a doversi preparare ma anche l’Ue dovrà adeguare la propria governance per potere continuare a funzionare con 35 Paesi (in caso di ingresso di Ucraina, Moldavia e Balcani occidentali). Questo implica una trasformazione radicale, un processo che richiederà un enorme lavoro tecnico non privo di insidie politiche. Von der Leyen non indicherà date a differenza di quanto fatto dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel che ha detto che «entro il 2030 dovremo essere pronti, da entrambe le parti, ad allargarci». Tra i dossier che i colegislatori (Consiglio e Parlamento Ue) sono invitati a portare a termine senza indugio ci sono il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, la riforma del Patto di stabilità, il regolamento sull’intelligenza artificiale. Quanto al Green Deal, per la presidente von der Leyen si dovrà passare a una nuova fase: da quella legislativa a quella dell’attuazione, che dovrà tenere conto del dialogo con l’industria e con i cittadini. La presidente parlerà anche di inflazione e di semplificazione burocratica (che chiedono a gran voce le industrie tedesche) per rendere l’ambiente più attrattivo per gli investimenti. E poi ci sarà un passaggio sui rapporti con la Cina.

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