Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Testata: Corriere della Sera Data: 13 settembre 2023 Pagina: 13 Autore: Francesca Basso Titolo: «Von der Leyen pronta a rilanciare l'allargamento all'Ucraina»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 13/09/2023, a pag.13 con il titolo 'Von der Leyen pronta a rilanciare l'allargamento all'Ucraina' la cronaca di Francesca Basso.
Ursula von der Leyen
STRASBURGO C’è attesa per il Discorso sullo Stato dell’Unione che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen pronuncerà questa mattina a Strasburgo davanti alla plenaria del Parlamento Ue. È l’ultimo discorso di questa legislatura, a giugno si terranno le elezioni europee che rinnoveranno l’Eurocamera. L’intervento durerà circa 67 minuti, spiegava ieri un alto funzionario Ue anticipando i principali contenuti. Il discorso sarà diviso in due: le promesse politiche mantenute (con il 90% delle proposte legislative annunciate) e le priorità. Il futuro dell’Unione — che continuerà a garantire il pieno sostegno a Kiev — si gioca sull’allargamento, questa è la grande sfida perché non sono solo i Paesi che vogliono entrare a doversi preparare ma anche l’Ue dovrà adeguare la propria governance per potere continuare a funzionare con 35 Paesi (in caso di ingresso di Ucraina, Moldavia e Balcani occidentali). Questo implica una trasformazione radicale, un processo che richiederà un enorme lavoro tecnico non privo di insidie politiche. Von der Leyen non indicherà date a differenza di quanto fatto dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel che ha detto che «entro il 2030 dovremo essere pronti, da entrambe le parti, ad allargarci». Tra i dossier che i colegislatori (Consiglio e Parlamento Ue) sono invitati a portare a termine senza indugio ci sono il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, la riforma del Patto di stabilità, il regolamento sull’intelligenza artificiale. Quanto al Green Deal, per la presidente von der Leyen si dovrà passare a una nuova fase: da quella legislativa a quella dell’attuazione, che dovrà tenere conto del dialogo con l’industria e con i cittadini. La presidente parlerà anche di inflazione e di semplificazione burocratica (che chiedono a gran voce le industrie tedesche) per rendere l’ambiente più attrattivo per gli investimenti. E poi ci sarà un passaggio sui rapporti con la Cina.
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