Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Chi è antisemita lo resterà per sempre Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 09 settembre 2023 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Chi è antisemita lo resterà per sempre»
Chi è antisemita lo resterà per sempre
Commento di Deborah Fait
A destra: Abu Mazen
Nessuno stupore per le frasi di Abu Mazen: “ Hitler non perseguitò gli ebrei in quanto ebrei ma perché erano usurai”. Non sorprendono queste parole perchè l’odio antisemita del tirapiedi di Arafat, in seguito succeduto al suo -maestro- ne aveva già dato esempio quando all’università di Mosca presentò la sua tesi negazionista della Shoah intitolata “ I rapporti segreti tra nazismo e sionismo”. Inoltre ha dato dimostrazioni del suo odio durante tutti gli anni, quasi 20 senza mai indire elezioni, da capo dell’AP, Autorità palestinese. Quello che veramente sorprende è la notizia che in Francia stavano per conferirgli la prestigiosa Medaglia d’Onore della città di Parigi! Questa sì che è una notizia strabiliante quanto nauseabonda. Il sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo, ha scritto una lettera in cui si vedeva costretta a revocare l’onorificenza a causa dei recenti commenti antisemiti e negazionisti del rais palestinese. Secondo Hidalgo i commenti di Mahmud Abbas ( Abu Mazen): “ sono contrari ai nostri valori e alla verità storica della Shoah. Per questo motivo non può più ambire alla più alta onorificenza di Parigi. La nostra storia è legata al genocidio degli ebrei. Durante la guerra decine di migliaia di bambini, donne e uomini ebrei furono deportati e sterminati nei campi della morte”.
Belle le parole del sindaco ma la domanda rimane: per quale motivo la Francia voleva dare una simile onorificenza a un terrorista? Abbas è nato odiatore e terrorista, è vissuto come tale, ha finanziato la strage degli atleti ebrei alle Olimpiadi di Monaco nel 1972, nei 20 anni da capo dell’AP e dell’OLP, ha programmato e finanziato gli attentati terroristici in Israele, è responsabile di migliaia di morti ebrei. E loro, i francesi, gli volevano dare una medaglia? Tra l’altro era già la seconda, la prima l’aveva ricevuta nel 2015 con la cittadinanza onoraria di Parigi. Allora è un vizio! Ma non sono solo i francesi ad andare in deliquio per Abbas, come prima accadeva con Arafat, anche l’ex sindaco di Napoli, De Magistris, gli conferì la cittadinanza onoraria della città. Insomma sbattiamo sempre il naso contro lo stesso muro, cioè la realtà immorale che i terroristi palestinesi sono amati, onorati, rispettati e più feroci sono più li amano. Un mistero che dovrebbe essere psicanalizzato perché tutti gli altri dittatori assassini del mondo vengono condannati da capi di stato, dai media e dall’opinione pubblica. Tutti meno i dittatori palestinesi. Arafat e poi Abu Mazen hanno sguinzagliato terroristi in tutta Europa, negli Stati Uniti, persino in Africa, hanno ammazzato decine di migliaia di esseri umani eppure l’Occidente è in adorazione e consegna loro medaglie d’onore. Non potrò mai abituarmi a questa ignobile e disumana ingiustizia. Viviamo in un mondo sbagliato, i valori si sono rovesciati, le vittime del terrorismo arabo palestinese vengono ammazzate ancora e ancora da una società crudele e indifferente. Le parole naziste di Abu Mazen dimostrano che l’odio per gli ebrei è duro da sconfiggere.