giovedi` 15 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
21.05.2003 Due articoli scivolosi
Per Rosaspina e Olimpio il fine giustifica i mezzi

Testata: Corriere della Sera
Data: 21 maggio 2003
Pagina: 3
Autore: Elisabetta Rosaspina
Titolo: «Così Hadar la guardiana ha evitato una strage»
Al centro commerciale di Afula in Israele, ha bloccato l’attentatrice, restando ferita

Sarebbe un bell'articolo, se non fosse per una brutta scivolata. Infatti, dopo avere scritto che

Esattamente 8 anni e 4 mesi fa, sua sorella maggiore, Mor, infermiera nel corpo dei paracadutisti, era sopravvissuta a stento a un doppio attacco terroristico a Beit Lid, un incrocio vicino a Netanya. Accorsa in aiuto dei feriti del primo scoppio, Mor era stata investita in pieno dall’esplosione del secondo kamikaze, che aspettava al varco i soccorritori
Rosaspina si lancia in uno scandaloso e improponibile parallelo:
Se Hadar aveva quasi perso una sorella, Hiba aveva quasi perso un fratello, Bakir, all’inizio della seconda intifada, in uno scontro con l’esercito israeliano, fuori dal liceo.
La vittima di un attentato particolarmente infame, per Rosaspina, è uguale a chi è rimasto ferito nel tentativo di uccidere chi gli aveva offerto uno stato e la pace. Ricordiamo, per inciso, che otto anni e quattro mesi fa, gennaio 1995, era l'epoca del processo di pace, quello in cui Rabin continuava a dare terra aspettandosi in cambio la pace.
Anche quello di Guido Olimpio, "L’assalto delle «bombe che camminano»" a pag. 2, accurata e approfondita analisi dell'universo terroristico, sarebbe un bell'articolo, se non contenesse anch'esso una brutta scivolata:

Migliaia di persone vivono come in una bolla di violenza e oppressione.
Centinaia di milioni di persone, nel mondo, vivono come in una bolla di violenza e oppressione (in Brasile, in India, più o meno in tutto il Sudest asiatico, in molte parti dell'Africa), ma nessuno, al di fuori del mondo islamico, si rivolge al terrorismo per risolvere i propri problemi.
Le chiusure imposte dai soldati israeliani
così, tanto per togliersi uno sfizio
unite all’incitamento all’odio
ma naturalmente vengono prima le angherie israeliane
accrescono il desiderio di distruzione. Attivando la cintura esplosiva il terrorista vuole dimostrare il suo attaccamento alla causa
ma riesce solo a dimostrare quanto bene gli abbiano cucinato il cervello
ma al tempo stesso intende liberarsi dalla cappa di ferro.
E quelli che vengono dall'Inghilterra, da quale cappa vogliono liberarsi? E considerando che la maggior parte di coloro che oggi risiedono nei cosiddetti territori occupati vi sono giunti dai circostanti Paesi arabi DOPO l'occupazione (dal 1967 a oggi sono stati costruiti 261 insediamenti da arabi neo-arrivati, quasi il doppio di tutti gli insediamenti costruiti dagli israeliani), viene da chiedersi: ma se sotto lo spietato tallone di ferro del brutale occupante sionista si sta così maledettamente male, perché diavolo ci vengono?
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione del Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.


lettere@corriere .it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT