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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Bet Magazine Rassegna Stampa
17.06.2023 Ebrei ucraini in fuga verso la Polonia dopo il crollo della diga di Kachovka
Commento di Francesco Paolo La Bionda

Testata: Bet Magazine
Data: 17 giugno 2023
Pagina: 1
Autore: Francesco Paolo La Bionda
Titolo: «Ebrei ucraini in fuga verso la Polonia dopo il crollo della diga di Kachovka»
Riprendiamo da BET Magazine-Mosaico il commento di Francesco Paolo La Bionda con il titolo "Ebrei ucraini in fuga verso la Polonia dopo il crollo della diga di Kachovka".


Centrale idroelettrica di Kachovka - Wikipedia

Dopo il crollo della diga di Kachovka il 6 giugno scorso, gli ebrei ucraini residenti nelle aree allagate sono fuggiti verso la Polonia, dove il movimento Chabad ha predisposto un programma di aiuti a Varsavia. Il sabotaggio della diga sul Dnepr a opera delle forze russe, come contromisura per rallentare la nuova offensiva ucraina, ha comportato l’allagamento di un’area di oltre 600km2 dell’oblast’ di Kherson a valle dello sbarramento, inondando decine di villaggi.

Il reportage. L'anima d'Israele lungo il confine russo-ucraino - la  Repubblica

L’inondazione ha portato con sé numerosi pericoli e problematiche, dagli inquinanti finiti nelle acque alle mine strappate dal terreno e disperse nel territorio. Inoltre, la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è messa ulteriormente a rischio dato che le acque del bacino artificiale racchiuso dalla diga erano necessarie per il raffreddamento dei suoi impianti. Rav Mayer Stambler, co-direttore di Chabad in Polonia, ha fatto sapere che il movimento si è prontamente attivato per accogliere i rifugiati, fornendo loro cibo, alloggi, vestiti e beni di prima necessità, oltre a garantire loro l’accesso alle funzioni religiose, come già fatto in occasione dei precedenti arrivi di ebrei in fuga dall’Ucraina.

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bollettino@tin.it

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