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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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ANSA Rassegna Stampa
15.06.2023 Israele, l'opposizione ferma i colloqui sulla riforma giudiziaria
L'annuncio di Benny Gantz e Yair Lapid

Testata: ANSA
Data: 15 giugno 2023
Pagina: 1
Autore: Ansa
Titolo: «Israele, l'opposizione ferma i colloqui sulla riforma giudiziaria»
Riprendiamo oggi, 15/06/2023, da ANSA la notizia dal titolo "Israele, l'opposizione ferma i colloqui sulla riforma giudiziaria".

Il nuovo partito di Benny Gantz e Yair Lapid: per separazione dai  palestinesi
Benny Gantz con Yair Lapid

TEL AVIV - L'opposizione israeliana ha sospeso i colloqui in corso con la maggioranza, sotto l'egida del presidente Isaac Herzog, sulla riforma giudiziaria. Lo hanno annunciato i leader Benny Gantz e Yair Lapid attaccando la scelta della maggioranza del premier Benyamin Netanyahu di non votare oggi alla Knesset il proprio candidato nel Comitato di nomina dei giudici. La mancata nomina del membro di maggioranza blocca di fatto il Comitato per un altro mese. L'opposizione ha invece eletto il proprio rappresentante Karin Elharar. La scelta di non votare il proprio candidato da parte della coalizione di destra - soprattutto quella più radicale dello schieramento - ha voluto boicottare sia la proposta di mediazione del premier sia la scelta dell'opposizione. Gantz e Lapid hanno annunciato che non torneranno al tavolo delle trattative con la maggioranza fino a quando questa non nominerà il proprio rappresentante e non renderà possibile la convocazione del Comitato sulla scelta dei giudici, che è uno dei punti più caldi della riforma. "Netanyahu - ha detto Gantz - si è arreso agli estremisti e il suo comportamento solleva dubbi sulla sua capacità di controllare la sua coalizione. Non c'e' motivo di continuare i colloqui". "Una volta Netanyahu era una frode ma forte. Oggi - ha aggiunto Lapid - resta una frode ma debole".

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