Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Per i giornalisti palestinesi, la “massima priorità” è la “lealtà” verso i terroristi Da Israele.net
Testata: israele.net Data: 08 giugno 2023 Pagina: 1 Autore: la redazione di Israele.net Titolo: «Per i giornalisti palestinesi, la “massima priorità” è la “lealtà” verso i terroristi»
Per i giornalisti palestinesi, la “massima priorità” è la “lealtà” verso i terroristi
Da Israele.net
Il Consiglio del Sindacato dei giornalisti palestinesi ha dichiarato che la “massima priorità” dei giornalisti palestinesi non è l’obiettività professionale bensì “la lealtà verso tutti i martiri”, vale a dire i numerosi terroristi che restano uccisi mentre compiono attacchi e attentati contro civili e militari israeliani:
Giornalista palestinese Muhammad Al-Baz: “Oggi noi [del Consiglio del Sindacato dei giornalisti palestinesi] inviamo il messaggio che la massima priorità del giornalista palestinese è la lealtà verso tutti i martiri, la lealtà verso la giusta causa del nostro popolo”. (Da: Notiziario della TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 23.5.23)
Questa professione di lealtà verso ogni forma di lotta armata, terrorismo compreso, fa eco a una dichiarazione fatta lo scorso gennaio ai giornalisti palestinesi daAhmad Assaf, supervisore generale dei mass-media ufficiali dell’Autorità Palestinese, a nome del presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen, e riportata dal quotidianoAl-Hayat Al-Jadida:
Ahmad Assaf: “Agli occhi dell’onorevole Presidente, voi [giornalisti] siete i soldati della patria che difendono la narrativa nazionale palestinese contro la narrativa sionista”. (Da: Al-Hayat Al-Jadida, quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, 30.1.23)
L’appello ai giornalisti palestinesi a farsi pedine della politica e della propaganda anziché attenersi al proprio “dovere professionale” viene perfettamente recepito dalla categoria, come dimostra un dialogo avvenuto sulla TV dell’Autorità Palestinese lo scorso gennaio:
Alaa Sharbati, figlio del detenuto terrorista Ayman Sharbati: “Buongiorno, grazie mille per avermi ospitato”. Giornalista in studio: “Ci mancherebbe, è il nostro dovere” Alaa Sharbati: “Voi siete il canale televisivo della patria, di cui siamo orgogliosi” Giornalista in studio: “Il nostro dovere nazionale viene prima di quello professionale” (Da: TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 6.1.23)