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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
10.05.2003 Un testo ignorato dai media
Un intellettuiale arabo ci spiega la faziosità araba

Testata:Informazione Corretta
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Un testo ignorato dai media»
Sheikh ' Abd Al-Hamid Al-Ansari è il preside della Facoltà di Legge Islamica
(Shar'iah) all' Università del Qatar.Quel che segue sono alcuni estratti da
un suo articolo pubblicato il 21 aprile scorso sul quotidiano arabo saudita
"Arab News".
"Il popolo iracheno ha abbattuto la statua del tiranno che lo aveva oppresso
per 35 anni...Con la caduta del regime e della statua, anche altre cose sono
cadute...
Ora che abbiamo visto il primo respiro di libertà, dove sono tutte le cose
che i media arabi ci avevano promesso prima della guerra? Dove sono i
momenti decisivi e dove sono le forze d' invasione sepolte sotto le mura di
Baghdad? Dove sono le guerriglie urbane ed i combattimenti strada per
strada?
I media arabi hanno ingannato il popolo....Ci sono state le Fatwa -
"Insorgete per la Jihad!" - che hanno portato alla sepoltura di alcuni
volontari e terroristi suicidi ingannati. Queste Fatwa ingannevoli non hanno
fatto che confermare nella loro miseria coloro che erano miserevoli, mentre
i responsabili delle Fatwa stesse hanno continuato a godersi la vita...
La domanda è: Perché i media arabi sono stati consenzienti ad allinearsi con
il regime iracheno pretendendo contestualmente pretendevano che esso era
unito al popolo?
E' mia opinione che la risposta è stata resa evidente dal direttore di uno
dei canali satellitari: "è competizione.In queste circostanze, o noi
acquisiamo gli spettatori, o li acquisiscono altri" . La gente è emotiva e
non si fida degli americani. La sia puo conquistare infiammando la loro
emotività ed incoraggiandola con i sogni di una grande vittoria araba e di
una grande sconfitta americana.
In gran parte i media arabi si sono carateerizzati per la loro selettività,
e si sono collocati decisamente a fianco del regime iracheno...il loro
riprovevole punto di vista è stato imposto agli ascoltatori.I nostri media
hanno tentato di accrescere il grado di odio contro la coalizione
concentrandosi sul livello delle distruzioni e del numero delle vittime
civili, senza spiegare che ciò avveniva perché il regime aveva posizionato
le sue forze ed i carri armati nelle aree civili. L' esercito di Saddam del
quale erano così orgogliosi perché era l' unico esercito che potesse
proteggere i civili di fatto usava i civili per proteggere sè stesso.
...I media non hanno sottolineato neppure per un momento il ruolo del
despota iracheno nella distruzione e rovina del paese per un periodo durato
più di 30 anni. Non hanno considerato come aveva distrutto l' ambiente del
paese, l' educazione, la salute e la legalità...
Non un solo canale satellitare ha avuto il coraggio di trasmettere le scene
dell' accoglienza festosa delle truppe della coalizione nelle città
liberate. Invece, hanno abbondato con quelli che chiamavano i crimini della
coalizione ed hanno ignorato i crimini del regime...Non una stazione
satellitare, eccetto il Kuwait, ha avuto il coraggio di mostrare le immagini
dell' attacco chimico contro halabja.E' successo lo stesso con l' attacco
aereo contro la sollevazione del 1991, nel quale sono stati colpiti luoghi
sacri e centinaia di sciiti sono stati uccisi e torturati. Più di 250.000
cittadini iracheni sono stati uccisi in quella sollevazione...
Lo scopo delle televisioni satellitari arabe era di indicare gli alleati
come selvaggi per il modo in cui trattavano i civili...Di nuovo, ecco la
domanda:è possibile per i media arabi di essere obiettivi?
A mio parere non è possibile, perché i media arabi sono controllati dall'
atmosgera generale prevalente e dal popolo che è stato nutrito di slogan e
dalla propaganda di incandescente incitamento per oltre mezzo secolo. Essi
sono prigionieri di coloro che li hanno nutriti e fatti crescere, di coloro
che hanno controllato la loro mentalità in cui abusate idee immaginarie,
favole e superstizione sono state impiantate.
Questo è un aspetto profondamente radicato della mentalità araba, fortemente
fissato nella sua psicologia...
Noi stiamo ancora e sempre ascoltando con apprensione l' "altro" ... Altri
hanno avuto problemi analoghi, ma si sono rialzati e si sono ricostruiti
perché sono stati capaci di liberarsi della paura dell' "altro".
Ci sono sempre quelli che giustificano e filosofeggiano a proposito della
faziosità dei media. essi affermano che questa faziosità difende l' onore e
la dignità della comunità....
La mia attenzione è stata catturata dalle riflessioni di un semplice
cittadino iracheno di una zona liberata del paese. Diceva: "Gli arabi ci
hanno abbandonati e non ci hanno liberati. Perché attaccano la coalizione
che ci vuole liberare? Perché questo semplice fatto non viene compreso dai
nostri uomini di cultura, dai nostri intellettuali, dai responsabili dei
media e dai nostri leaders religiosi, coloro che ci chiamano alla Jihad?".




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