Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Sheikh ' Abd Al-Hamid Al-Ansari è il preside della Facoltà di Legge Islamica (Shar'iah) all' Università del Qatar.Quel che segue sono alcuni estratti da un suo articolo pubblicato il 21 aprile scorso sul quotidiano arabo saudita "Arab News". "Il popolo iracheno ha abbattuto la statua del tiranno che lo aveva oppresso per 35 anni...Con la caduta del regime e della statua, anche altre cose sono cadute... Ora che abbiamo visto il primo respiro di libertà, dove sono tutte le cose che i media arabi ci avevano promesso prima della guerra? Dove sono i momenti decisivi e dove sono le forze d' invasione sepolte sotto le mura di Baghdad? Dove sono le guerriglie urbane ed i combattimenti strada per strada? I media arabi hanno ingannato il popolo....Ci sono state le Fatwa - "Insorgete per la Jihad!" - che hanno portato alla sepoltura di alcuni volontari e terroristi suicidi ingannati. Queste Fatwa ingannevoli non hanno fatto che confermare nella loro miseria coloro che erano miserevoli, mentre i responsabili delle Fatwa stesse hanno continuato a godersi la vita... La domanda è: Perché i media arabi sono stati consenzienti ad allinearsi con il regime iracheno pretendendo contestualmente pretendevano che esso era unito al popolo? E' mia opinione che la risposta è stata resa evidente dal direttore di uno dei canali satellitari: "è competizione.In queste circostanze, o noi acquisiamo gli spettatori, o li acquisiscono altri" . La gente è emotiva e non si fida degli americani. La sia puo conquistare infiammando la loro emotività ed incoraggiandola con i sogni di una grande vittoria araba e di una grande sconfitta americana. In gran parte i media arabi si sono carateerizzati per la loro selettività, e si sono collocati decisamente a fianco del regime iracheno...il loro riprovevole punto di vista è stato imposto agli ascoltatori.I nostri media hanno tentato di accrescere il grado di odio contro la coalizione concentrandosi sul livello delle distruzioni e del numero delle vittime civili, senza spiegare che ciò avveniva perché il regime aveva posizionato le sue forze ed i carri armati nelle aree civili. L' esercito di Saddam del quale erano così orgogliosi perché era l' unico esercito che potesse proteggere i civili di fatto usava i civili per proteggere sè stesso. ...I media non hanno sottolineato neppure per un momento il ruolo del despota iracheno nella distruzione e rovina del paese per un periodo durato più di 30 anni. Non hanno considerato come aveva distrutto l' ambiente del paese, l' educazione, la salute e la legalità... Non un solo canale satellitare ha avuto il coraggio di trasmettere le scene dell' accoglienza festosa delle truppe della coalizione nelle città liberate. Invece, hanno abbondato con quelli che chiamavano i crimini della coalizione ed hanno ignorato i crimini del regime...Non una stazione satellitare, eccetto il Kuwait, ha avuto il coraggio di mostrare le immagini dell' attacco chimico contro halabja.E' successo lo stesso con l' attacco aereo contro la sollevazione del 1991, nel quale sono stati colpiti luoghi sacri e centinaia di sciiti sono stati uccisi e torturati. Più di 250.000 cittadini iracheni sono stati uccisi in quella sollevazione... Lo scopo delle televisioni satellitari arabe era di indicare gli alleati come selvaggi per il modo in cui trattavano i civili...Di nuovo, ecco la domanda:è possibile per i media arabi di essere obiettivi? A mio parere non è possibile, perché i media arabi sono controllati dall' atmosgera generale prevalente e dal popolo che è stato nutrito di slogan e dalla propaganda di incandescente incitamento per oltre mezzo secolo. Essi sono prigionieri di coloro che li hanno nutriti e fatti crescere, di coloro che hanno controllato la loro mentalità in cui abusate idee immaginarie, favole e superstizione sono state impiantate. Questo è un aspetto profondamente radicato della mentalità araba, fortemente fissato nella sua psicologia... Noi stiamo ancora e sempre ascoltando con apprensione l' "altro" ... Altri hanno avuto problemi analoghi, ma si sono rialzati e si sono ricostruiti perché sono stati capaci di liberarsi della paura dell' "altro". Ci sono sempre quelli che giustificano e filosofeggiano a proposito della faziosità dei media. essi affermano che questa faziosità difende l' onore e la dignità della comunità.... La mia attenzione è stata catturata dalle riflessioni di un semplice cittadino iracheno di una zona liberata del paese. Diceva: "Gli arabi ci hanno abbandonati e non ci hanno liberati. Perché attaccano la coalizione che ci vuole liberare? Perché questo semplice fatto non viene compreso dai nostri uomini di cultura, dai nostri intellettuali, dai responsabili dei media e dai nostri leaders religiosi, coloro che ci chiamano alla Jihad?".