Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
La pace, le bandiere ed i cattivi maestri Risposta ad un ragazzo non pacifista
Testata:Informazione Corretta Autore: Federico Steinhaus Titolo: «La pace, le bandiere ed i cattivi maestri»
Vogliamo raccontarvi un episodio accaduto in una scuola media del nostro nordest opulento e dinamico. Non riguarda Israele, non riguarda le distorsioni con cui la stampa ci presenta le vicende legate al conflitto israelo-palestinese, ma riguarda, crediamo, ognuno di noi. E' un episodio accaduto al nipote di un caro amico di grande cultura e di forte consapevolezza democratica e civile, che ha evidentemente trasferito nel suo dna questi valori. Lasciamo la parola a questo ragazzo , del quale dobbiamo rendere impossibile l'identificazione, pubblicando la lettera che ha scritto a Vittorio Feltri: "Sono S., un ragazzino di 13 anni che condivide pienamente le idee trattate nel tuo giornale (che è "Libero", ndr). Ti scrivo per dirti che in questo periodo (fine marzo,ndr) mi trovo in difficoltà perché i miei compagni mi trattano da deficiente. Mi trattano così solo perché non condivido le loro idee di pacifismo e comunismo. Oggi il professore di musica invece che fare la sua lezione ha parlato tutto il tempo portando avanti idee pacifiste dando a intendere che la guerra in Iraq è sbagliata e che tutti noi dobbiamo fare qualcosa per fermarla. Poi ha detto che chi la pensa come Bush sbaglia e che probabilmente lo fa senza sapere che cosa sta facendo. I miei compagni hanno approfittato di questa situazione per dire frasi del tipo "S., ma è vero che sei per la guerra?" e "Sa professore che S. vuole la guerra". Io allora mi sono sentito molto imbarazzato e ho risposto: "Fatevi gli affari vostri, se io voglio pensarla in un modo ne ho diritto". Non so più cosa fare, devo bermi tutte queste scemate e lasciar perdere come dice mia madre, o dire la mia opinione e farmi trattare come uno stupido?". Crediamo di dover rispondere noi a questa domanda, che non è un banale sfogo, anzi ha la capacità di porre il famoso quesito esistenziale con il quale ognuno di noi, prima o poi, si scontra nella vita. Caro S., potremmo dirgli, chi in questa vicenda fa la parte dello stupido, anzi da un punto di vista educativo del farabutto, è solo il tuo professore. Tu fai benissimo a difendere sempre e con chiunque le tue idee, se sono basate su ragionamenti, e le tue convinzioni, se sono fondate su un bagaglio di informazioni. Ma hai anche fatto bene, data la giovane età tua e dei tuoi compagni, a non prestarti al malvagio gioco al massacro al quale il tuo professore ti avrebbe voluto esporre, per meglio dominarvi. La vuota e strumentale retorica della bandiera della pace, che è stata trasformata da chi vi aveva interesse in un manifesto politico di odio antiamericano ( e non poche volte anti-israeliano), è doppiamente colpevole: perché è faziosa oltre che ipocritamente moralista , e perché manipola le coscienze usando un concetto nobile ed universale come arma di contrapposizione politica.