Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Uno scandalo inesistente Una frase a fondo articolo per chiarire l'uccisione del cameraman
Testata:Metro di Milano Autore: la redazione Titolo: «Tredicenne palestinese ucciso a Nablus»
"Israele. Un tredicenne palestinese è stato ucciso all'ingresso del campo profughi di Balat, a Nablus, in Cisgiordania, da colpi d'arma da fuoco sparati da israeliani che erano stati attaccati a sassate." Non viene spiegata la dinamica dei fatti, né vengono citate le fonti, ma sembra abbastanza evidente che il ragazzo si è trovato in mezzo agli scontri e che, purtroppo, ci è andato di mezzo. Solo in fondo alla riga, veniamo informati che i soldati israeliani hanno reagito alle sassate. Dal titolo, infatti, sembra che ci sia stata la precisa intenzione di ammazzare un ragazzino palestinese. Tutto l'articolo, per il momento è fazioso e scorretto. "Intanto emerge che il cameramen inglese potrebbe essere stato ucciso da spari palestinesi". Questa affermazione, se comprovata, è di una gravità inaudita, perchè fino ad ora tutti hanno gridato allo scandalo contro gli israeliani che uccidono deliberatamente giornalisti o reporter stranieri, in segno di spregio alla stampa libera. Quando però si tratta di rettificare la notizia e si deve dire che ad uccidere son stati i palestinesi, allora il tono diventa sommesso, ma il danno è stato fatto. Alla gente è rimasto impresso che gli israeliani "cattivi" ammazzano i giornalisti. Lo stesso è avvenuto con il massacro di Jenin, massacro mai perpetrato, ma nell'immaginario collettivo Jenin è un nome che richiama alla memoria l'uccisione di donne e bambini innocenti.
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