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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Il Foglio Rassegna Stampa
09.05.2023 L’Ue boicotta Ben-Gvir, non Israele
Analisi di David Carretta

Testata: Il Foglio
Data: 09 maggio 2023
Pagina: 8
Autore: David Carretta
Titolo: «L’Ue boicotta Ben-Gvir, non Israele»

Riprendiamo dal FOGLIO  di oggi, 09/05/2023, a pag. 8, con il titolo "L’Ue boicotta Ben-Gvir, non Israele", il commento di David Carretta.

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David Carretta

Ben Gvir è in contraddizione coi nostri valori
Itamar Ben-Gvir

Bruxelles. La delegazione dell’Ue in Israele ha deciso di annullare il ricevimento diplomatico per la Festa dell’Europa oggi, dopo che il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha annunciato la sua partecipazione e un discorso. “Non vogliamo offrire una piattaforma a qualcuno le cui opinioni contraddicono i valori che l’Ue rappresenta”, ha spiegato il portavoce dell’Alto rappresentante, Josep Borrell. A Bruxelles riconoscono che la decisione “non è comune”. Il problema non è Israele, ma Ben-Gvir. Il leader del partito di estrema destra Potere ebraico, è conosciuto per le sue opinioni razziste. E’ stato il governo di Netanyahu a decidere chi inviare. I diplomatici dell’Ue hanno chiesto esplicitamente di sostituire Ben-Gvir, che invece ha insistito per partecipare e ieri ha accusato l’Ue di “silenziarlo”. I gruppi israeliani di difesa dei diritti umani hanno invece salutato la decisione dell’Ue di non concedere un palco a chi “promuove politiche razziste e discriminatorie”. Il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha risposto che “gestire le relazioni internazionali di Israele è una questione complessa che richiede esperienza e un approccio intelligente”. L’Ue ha confermato che la Festa dell’Europa andrà avanti senza ricevimento per “celebrare con i nostri amici e partner in Israele la relazione bilaterale forte e costruttiva”.

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