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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
02.05.2003 I soldi investiti e i soldi spariti
Un occhio dentro le enormi finanze di Arafat

Testata:Informazione Corretta
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «I soldi investiti e i soldi spariti»
La Standard & Poor's ha stilato un rapporto di 345 pagine, commissionato dal
ministro delle Finanze dell' Autorità Palestinese Salam Fayyad, nel quale
analizza le forme di investimento realizzate dal governo palestinese.
Si tratta di 600 milioni di dollari, investiti in tutto il mondo in 79
imprese di natura commerciale: 10 compagnie private e pubbliche, 6 del
settore delle telecomunicazioni, ed altre diversificate fra biotecnologia,
assicurazioni, gioco d' azzardo, cementifici (www.pa-inv-fund.com).
Questo pacchetto di partecipazioni è detenuto dalla Palestine Investment
Fund, un' entità legale separata che gestisce i fondi messili a disposizione
allo scopo di promuovere la crescita economica e lo sviluppo delle
infrastrutture in Palestina.
Ma non sono soltanto questi i fondi di cui dispone l' Autorità Palestinese.
Un rapporto del governo americano del 1990 stimava che la tassa del 5% che
gravava sui guadagni di ogni singolo palestinese che lavorava in paesi arabi
avesse generato un patrimonio fra gli 8 ed i 14 milioni di dollari. Nel
1993, poco prima che venissero firmati gli accordi di Oslo, il British
National Criminal Intelligence Service in un suo rapporto stabiĺ che l' OLP
realizzava una parte considerevole del suo bilancio attraverso "estorsioni,
tangenti, traffico illegale di armi, traffico di droga, lavaggio di denaro
sporco, frode" ed altro.
Subito dopo la firma degli accordi di Oslo gli Stati Uniti ed altri donatori
fecero affluire nelle casse palestinesi altri 3 miliardi di dollari. Un anno
dopo un rapporto dei servizi segreti inglesi indicava che Arafat controllava
un patrimonio di 10 miliardi di dollari, e che il bilancio annuo dell' OLP
era di 2 miliardi di dollari.






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